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Affari Europei
Francia, Sarkozy fermato e interrogato per finanziamenti illeciti libici

Francia: Sarkozy in stato di fermo per denaro da Libia

Fermo di polizia per Nicolas Sarkozy in relazione ai finanziamenti che avrebbe ricevuto dalla Libia di Muammar Gheddafi per la campagna delle presidenziali del 2007. L'ex presidente francese e' stato trattenuto presso gli uffici della polizia giudiziaria di Nanterre, alla periferia di Parigi, dove e' stato interrogato per la prima volta in relazione alle accuse su cui e' stata aperta un'inchiesta nel 2013. Il fermo rischia di complicare i piani del 63enne fondatore dei Repubblicani per un ritorno alla politica, da cui si era ritirato a fine 2016. Lo stato di fermo disposto dall'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali, puo' durare fino a 48 ore, dopo le quali Sarkozy dovra' essere rilasciato o portato davanti al magistrato che potrebbe incriminarlo. Le accuse riguardano bustarelle per 5 milioni di euro in contanti che il faccendiere sarebbero state recapitate al candidato di centrodestra prima della campagna che lo porto' all'Eliseo. La polizia ha fermato e interrogato anche Brice Hortefeux, ex braccio destro di Sarkozy. Il caso dei finanziamenti libici era scoppiato nel maggio 2012 con la pubblicazione sul sito Mediapart di un documento libico. Da allora l'inchiesta e' progredita e i magistrati avrebbero trovato indizi "gravi e concordanti", anche grazie alla collaborazione di ex dignitari libici dell'era di Gheddafi. Nel novembre 2016, in piene primarie dei Republicains per l'Eliseo, il faccendiere Ziad Takieddine aveva dichiarato di aver trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra fine 2006 e inizio 2007 per consegnarli a Claude Gueant, fedelissimo dell'ex presidente, e poi allo stesso Sarkozy. Affermazioni in linea con quelle rese nel settembre 2012 dall'ex direttore dell'intelligence militare libica, Abdallah Senoussi, il 20 settembre 2012, davanti alla procura generale del Consiglio nazionale di transizione libico. Nelle ultime settimane Sarkozy aveva lasciato intendere di voler riprendere la carriera politica iniziata nel 1983, intensificando le sue apparizioni pubbliche con un discorso al Senato sulla sua riforma costituzionale del 2008 e interventi a sostegno di una campagna contro i tumori infantili.

L'ex capo di Stato, che si è ritirato dalla vita politica dopo la sconfitta alle primarie del novembre 2016 del centrodestra, è stato già rinviato a giudizio per non aver rispettato le regole sul finanziamento della sua campagna elettorale del 2012, avendo speso circa 20 milioni in piu' rispetto al tetto dei 22,5 milioni consentiti per legge. A gennaio era stato arrestato all'aeroporto londinese di Heathrow il 58enne uomo d'affari francese Alexandre Djouhri per un mandato di arresto internazionale emesso dalla Francia: sarebbe stato lui a fare da tramite per il denaro con cui l'ex leader libico Muammar Gheddafi avrebbe finanziato la campagna elettorale di Sarkozy del 2007, quando venne eletto presidente. L'udienza per l'estradizione inizierà il 17 aprile. Nel 2011 fu proprio la Francia di Nicolas Sarkozy a spingere per l'attacco alla Libia che avrebbe poi accelerato il rovesciamento del regime di Gheddafi. A sostegno dei sospetti sui finanziamenti illeciti da parte della Libia di Gheddafi a Sarkozy ci sono le dichiarazioni di diversi personaggi, a cominciare da Ziad Takieddine, che nel novembre 2016 aveva affermato di aver portato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, consegnandoli a Claude Gueant e allo stesso Sarkozy, all'epoca ministro dell'Interno. Affermazioni che confermavano quanto espresso il 20 settembre 2012 da Abdallah Senoussi, ex direttore dell'intelligence militare libica. Anche Choukri Ghanem, ex ministro del petrolio di Tripoli, in un libro aveva menzionato l'esistenza di pagamenti di Gheddafi a Sarkozy, cosi' come Bechir Saleh, l'uomo del dittatore di Tripoli che teneva i rapporti con la Francia, aveva affermato: "Gheddafi ha detto di aver finanziato Sarkozy, Sarkozy ha negato. Io credo piu' a Gheddafi che a Sarkozy".

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franciasarkozyfinanziamenti illeciti





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