Frontiera Ue, dal Consiglio via libera definitivo alla Guardia di Frontiera
Migranti, il Consiglio Ue dà il via libera definitivo alla Guardia di Frontiera. Ecco come funzionerà
OK DEFINITIVO DEL CONSIGLIO UE: ARRIVA LA GUARDIA DI FRONTIERA
Guardia di frontiera Europea, ora è realtà. Il Consiglio Ue ha infatti dato il via libera alla Guardia di frontiera. Nuove maggiori competenze a Frontex, l'Agenzia europea responsabile del controllo e la gestione delle frontiera esterna dell'Ue, un ufficio per i rimpatri degli immigrati irregolari, un centro di coordinamento per il controllo dei flussi. Sono le principali novità che verranno introdotte in Europa dopo il via libera definitivo dato oggi dal Consiglio Ue all'istituzione di un corpo di guardia costiera e di frontiera europea. Tale organismo di Guardia di frontiera sarà costituito da una squadra di risposta rapida di guardie costiere e un parco di attrezzature tecniche: l'Agenzia di Guardia di frontiera potrà contare su almeno 1.500 esperti, il cui intervento potrà essere dispiegato entro tre giorni.
RISORSE E OBIETTIVI: ECCO COME FUNZIONERA' LA GUARDIA DI FRONTIERA EUROPEA
Le risorse umane della nuova Agenzia di Guardia di frontiera, che entro il 2020 arriveranno a 1.000 dipendenti a tempo indeterminato (più del doppio rispetto a Frontex), includeranno forze operative sul campo. L'Agenzia di Guardia di frontiera potrà ricevere un nuovo mandato per inviare funzionari di collegamento e avviare operazioni congiunte con paesi terzi confinanti, comprese operazioni sul loro territorio. La guardia costiera e di frontiera avrà al proprio interno un centro di monitoraggio e analisi dei rischi, al fine di controllare i flussi migratori verso l'Unione europea. Il centro svolgerà di guardia di frontiera inoltre analisi dei rischi interni e valutazioni obbligatorie delle vulnerabilita', per individuare i punti deboli e porvi rimedio. Il centro di valutazione dei rischi si avvarra' di funzionari di collegamento distaccati negli Stati membri per garantire una presenza sul terreno laddove le frontiere sono a rischio. L'Agenzia di Guardia di frontiera potrà valutare la capacita' operativa, le attrezzature tecniche e le risorse di cui dispongono gli Stati membri per fronteggiare le sfide alle loro frontiere esterne e "potrà imporre agli Stati membri di adottare misure entro un termine prestabilito".
LE NORME DELLA GUARDIA DI FRONTIERA SUL RIMPATRIO DEI MIGRANTI
In caso di persistenza delle carenze o di ritardo o inadeguatezza dell'azione nazionale, "qualora uno Stato membro sia sottoposto a una forte pressione migratoria che rappresenti una minaccia per lo spazio Schengen", la Commissione potrà adottare una decisione di esecuzione - sottoposta a voto del Consiglio - per stabilire che la situazione in un particolare tratto delle frontiere esterne richiede un intervento urgente a livello europeo. E' previsto infine un Ufficio europeo dei rimpatri istituito nell'ambito dell'Agenzia di Guardia di frontiera per dispiegare squadre europee di intervento per il rimpatrio, composte da personale di scorta e di sorveglianza nonche' da specialisti in materia di rimpatrio, che lavoreranno con efficacia per rimpatriare i cittadini di paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare. Un documento di viaggio europeo uniforme per il rimpatrio garantirà una più ampia accettazione dei rimpatriati da parte dei paesi terzi.