G20, polemica sulla Germania per la black list di giornalisti
Durante il G20 la polizia aveva una lista di giornalisti scomodi a cui ritirare i badge di ingresso. Scoppia la polemica. E ci sarebbe lo zampino di Erdogan
Non solo le polemiche per le violenze, ora anche critiche per una black list di giornalisti. Il governo teutonico é nell'occhio del ciclone per i fatti di Amburgo. Non solo per le violenze in strada che avrebbero coinvolto centinaia di manifestanti e forze dell'ordine, ma anche per le violazioni alla libertà di stampa. Il governo avrebbe infatti diffuso tra gli agenti di controllo al vertice una black list di giornalisti da non fare passare.
Black list di giornalisti a cui ritirare il badge
Per partecipare al G20 i media dovevano far pervenire all'organizzazione documenti e certificazioni, poi dopo una lunga selezione sono stati rilasciati i badge di ingresso ad un numero ristretto di giornalisti. Ma durante il vertice sarebbe stata distribuita tra gli agenti una ulteriore lista cartacea, informale, di persone 'sgradite' a cui ritirare il badge e non fare entrare.
I giornalisti protestano per il ritiro degli accrediti e le violenze
E infatti il sindacato europeo ed internazionale dei giornalisti (Efj-Ifj) protesta contro il Governo tedesco per avere ritirato l'accredito a 32 reporter durante le proteste contro il G20 di Amburgo. Steffen Seibert, portavoce del Governo tedesco - si legge in un comunicato del sindacato dei giornalisti - ha confermato la notizia, ma non ha fornito alcuna giustificazione. Tra i reporter privati dell'accredito anche i giornalisti di Taz, Junge Welt, Weser Kurier e Analyse und Kritik. Il sindacato dei giornalisti lamenta inoltre minacce, percosse e l'uso dello spray al peperoncino, durante le manifestazioni, anche contro giornalisti chiaramente identificabili.
L'ombra della Turchia
Il timore di alcuni é che dietro questo giro di vite improvviso contro i giornalisti ci sia la mano di Erdogan. Alcuni dei giornalisti della black list sarebbero infatti reporter turchi, giá nelle liste nere in patria per aver documentato la guerra che Ankara sta portando avanti in Siria. Il sospetto dei media tedeschi é che le liste dei giornalisti siano state distribuite ai governi per avere approvazione.