Gentiloni a Bruxelles per il Consiglio partecipa al summit Pse
Gentiloni vola a Bruxelles per il Consiglio dell'Ue, ma prima partecipa ai vertice che Renzi era solito snobbare, quello del Pse
Per Matteo renzi erano riunioni inutili, in cui si parlava e non si decideva nulla. tanto vale allora non aprtecipare al vertice dei leader socialisti che si tiene appena prima di ogni Consiglio europeo (la riunione che raccoglie tutti i capi di Stato e di governo europei). Per Gentiloni invece é l'occasione giusta per tessere quella rete di relazioni utile a supportare gli interessi dell'Italia.
Gentiloni al vertice Pse con molti dossier
Prima di tutto c'é la questione dei migranti. Per il premier italiano i dossier sono molti. C'é il tema dei ricollocamenti che non sono mai decollati. Ma anche la riforma del vertice di Dublino che regola permanenza e transito dei richiedenti asilo. C'é poi il tema dei fondi epr l'accoglienzaa e il soccorso in mare. Infine la messa in sicurezza del territorio libico e la creazione di campi d'accoglienza in Nord Africa e l'investimento di miliardi per sollevare l'economia del Continente nero.
La creazione dei campi in Nord Africa
"Se ci muoviamo ad organizzare i campi in quei paesi" da cui partono i migranti "dobbiamo sapere se l'Unione Europea e' con noi, e' dietro di noi, o se resta una iniziativa solo italiana". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, riferendo alla Camera sul Consiglio Europeo che comincia domani. "Noi questo lavoro lo faremo comunque perche' e' indispensabile, ma sulla nostra iniziativa vogliamo sapere - e penso che qualche risposta positiva - se l'Unione Europea ci mette la propria forza e le proprie risorse perche' abbiamo bisogno di uno sforzo e un impegno comune", ha aggiunto.
Al vertice Ue divisi su Dublino e relocation
Al Consiglio europeo che si apre stasera, malgrado gli impegni assunti negli scorsi mesi di arrivare a un accordo sulla riforma di Dublino entro la fine di giugno, i capi di Stato e di governo non faranno progressi sulla rimodulazione delle regole europee sull'asilo. Al vertice "non ci sara' alcuna soluzione immediata alla questione delle relocation. E' qualcosa che continua a dividere gli Stati membri", ha spiegato un alto funzionario europeo. La discussione su Dublino e relocation (il programma di ridistribuzione dei richiedenti asilo da Italia e Grecia verso altri paesi Ue, ndr) si terra' nella giornata di venerdi'. Joseph Muscat, primo ministro maltese che ha la presidenza di turno dell'Ue, fara' un rapporto sui progressi realizzati rispetto alla cosiddetta dichiarazione di Malta".
Rimangono le divisioni tra gli Stati Ue sul tema migranti
Anche se non si faranno progressi sulla riforma del regolamento di Dublino, nella dichiarazione finale del vertice saranno accolti due importanti principi, sostenuti dall'Italia. Innanzitutto, secondo quanto si apprende, nel testo si riconosce la necessita' di "rafforzare la cooperazione regionale nelle attivita' di ricerca e salvataggio", definita "alta priorita'". Inoltre, si da' mandato alla Commissione perche' trovi, in attesa della revisione del sistema di asilo, una "soluzione ponte" che "allevi il peso sui paesi in prima linea". L'Italia punta in particolare a superare l'automatismo secondo cui tutti i migranti che affrontano il Mediterraneo arrivino necessariamente sulle nostre coste: occorre trovare un modo per distribuire i loro arrivi anche sugli altri paesi costieri.