A- A+
Affari Europei
Germania, Merkel ha 10 giorni per la Grosse Koalition che spaventa i ricchi

Germania: fronde contro Merkel e Schulz, 10 giorni per intesa

Dieci giorni da vivere pericolosamente. E' il tempo che Cdu, Csu e Spd si sono dati per arrivare al "contratto" tra partiti che fara' da base, nelle intenzioni, alla formazione di una nuova Grosse Koalition. Ma la posta in gioco non e' solo il governo, e non e' solo il destino della socialdemocrazia tedesca, mai cosi' lacerata. E in ballo c'e' anche il futuro di Angela Merkel. Non si parla d'altro: soprattutto tra le fila dei cristiano-democratici della cancelliera e tra quelle dei loro cugini bavaresi guidati da Horst Seehofer. Forse non ad alta voce, eppure - come scrive per esempio l'autorevole Die Zeit - e' un rumore di fondo che sta accompagnando con insistenza l'inizio dei negoziati. Con una domanda: un flop dei negoziati, con annesse nuove elezioni anticipate, potrebbe essere un'ipotesi tutto sommato non poi cosi' negativa? Scrive il settimanale amburghese: "Alcuni cominciano a riflettere: vogliamo davvero che la Grosse Koalition prenda vita? E non potremmo insieme ad una Spd incagliata nella propria crisi liberarci al tempo stesso della cancelliera? Ed iniziare qualcosa di completamente nuovo?". Cosi', mentre i ben diciotto gruppi di lavoro dei due partiti (Europa, lavoro, economia, welfare, migranti, energia, clima e via dicendo) sono gia' pienamente operativi, i giornali cominciano a raccogliere le voci dei tanti, dentro la Cdu e la Csu, che mettono le mani avanti ripetendo che le richieste della Spd per il contratto di coalizione sono sostanzialmente "insostenibili".

Le tensioni tra Merkel e Schulz

E' lo speculare opposto di quello che si dice negli ambienti della cancelleria, ossia che "in fondo, niente di quel che chiede Schulz e' inaccettabile": a cominciare dalle maggiori assicurazioni nella sanita' ai ventilati compromessi sulla limitazione dei contratti a termine. La strategia della fronda, invece, si fonda sull'assunto opposto: "Schulz ci ha gravato di una pesante ipoteca", dice per esempio il governatore dell'Assia, Volker Bouffier. Dello stesso tono il giovane e popolare Jens Spahn, considerato uno dei principali avversari interni di Frau Merkel: "Non troverete un solo esponente regionale e neanche un sindaco della stessa Spd pronto a dirsi d'accordo con l'aumento dei ricongiungimenti familiari", con questo puntando diritto su uno dei temi piu' controversi, quello dei migranti. Parla dei "limiti fattuali dell'integrazione", Spahn, che mira al cuore di uno degli assunti di fondo del merkelismo 2.0, ossia la politica delle "porte aperte" avviata nel settembre 2015. "I margini di trattativa sono molto ristretti", incalza oggi Annegret Kramp-Karrenbauer, presidente Cdu del Saarland, indicata sempre piu' spesso come delfina di Frau Merkel. "Piu' a lungo dura la formazione del governo, piu' la cancelliera perde terreno", insiste da parte sua la Zeit. Che ricorda come in ampi strati della Cdu ormai si evochino apertamente i possibili scenari in caso di un fallimento della "GroKo" con elezioni anticipate annesse. Alcune fonti affermano, a microfono spento, che l'assunto su cui ha sempre poggiato la grande sicurezza di se' di Angela Merkel, cioe' che nessuno e' garanzia di successo per i cristiano-democratici quanto la cancelliera, oggi probabilmente non corrisponde piu' a verita'. E con grande forza risuonano ancora le dure accuse ripetute a urne appena chiuse, lo scorso 24 settembre, ossia che Merkel ha lasciato troppo scoperto "il fianco destro", con il risultato di una vistosa emorragia di voti e, contestualmente, di un formidabile balzo in avanti dell'ultra-destra dell'Afd, assurta a terza forza politica del Paese. In sostanza: in caso di nuove urne la probabilita' che la cancelliera si ricandidi sono molto basse. 

Trattativa, esito non scontato

Il via libera ai negoziati, dopo il sofferto congresso straordinario della Spd di domenica scorsa, non basta dunque a rendere le trattative dei prossimi giorni una passeggiata, ne' l'esito e' scontato. Oggi come oggi, scrive sempre la Zeit, a tenere insieme questa grande costruzione volta a ridare un governo stabile al Paese-locomotore dell'Unione europea, a quattro mesi dalle elezioni, sono due contrapposte debolezze. Quella di una Spd spaccata al suo interno, con un leader al centro di malumori e attacchi sempre piu' aperti (e' fresca la notizia per cui la maggioranza dei tedeschi e' contraria all'ipotesi che Schulz guidi un ministero nel nuovo esecutivo), e quella di una Cdu/Csu che deve fare i conti con una fronda interna "la cui unica tattica e' quella di respingere tutte le richieste dei socialdemocratici". Diversi osservatori rilevano per esempio lo stallo sul tema dell'immigrazione: uno dei big della Csu, Markus Soeder, futuro governatore bavarese, ha detto all'emittente Deutschlandfunk, che "porre dei limiti all'ingresso nel Paese e' essenziale", che "il numero dei rimpatri deve aumentare" e che la Spd "deve accettare che i suoi stessi elettori hanno opinioni del tutto diverse dai vertici". Questo, mentre il cristiano-democratico Carsten Linnemann , intervistato dallo Spiegel, chiede "che il contratto di coalizione debba esprimersi in maniera molto piu' dura sugli estremisti islamici in Germania".

I dubbi dei più ricchi sulla Grosse Koalition

Un modo per segnare le distanze o solo tattica negoziale? Negli ambienti 'merkeliani' il mantra di queste ore e' tutt'un altro: il governo sara' formato in tempi rapidi, la parola d'ordine e' "ottimismo". E ce ne vuole un bel po': dieci giorni di trattative, a cui seguira' il referendum tra gli iscritti della Spd, che non e' escluso possa riservare brutte sorprese per Schulz, e dunque per la cancelliera. E neanche aiuta, in questo contesto, il dato di un nuovo boom degli iscritti socialdemocratici (oltre 7000 in pochi giorni), tra le cui fila cresce una rumorosa campagna per far cadere la Grosse Koalition. Una bel paradosso, per Angela Merkel: in queste settimane, il suo futuro dipende soprattutto dai suoi avversari. Fuori e dentro il suo partito. E l'ipotesi della Grande Coalizione trova molti oppositori tra i più ricchi, con gli industriali in prima fila, spaventati dalle condizioni poste dall'Spd per il sì alla Cdu.

Gli industriali mettono pressione alla Merkel

La confindustria tedesca mette pressione ai negoziatori e gioca in attacco il primo giorno delle trattative di governo, soprattutto sul tema digitalizzazione, tasse e politica energetica. "Cdu e Spd hanno deluso l'economia con il loro magro bilancio uscito dai colloqui esplorativi, che offre solo il minimo delle proposte attese", ha detto il presidente del Bdi, Dieter Kempf. "Nel corso delle trattative i partiti non dovrebbero solo mettere l'etichetta sul pacchetto uscito dai colloqui esplorativi. Dovrebbero aprire il pacchetto e riempirlo con nuovi impulsi e contenuti", ha continuato Kempf. "Il futuro governo dovrebbe osare di piu' in economia, nella digitalizzazione, nella concorrenza fiscale internazionale e nella svolta energetica", secondo il presidente dell'organizzazione delle industri tedesche. Il mondo economico in questo momento lamenta indecisione e mancanza di prospettive da parte della cancelliera. La copertina del quotidiano economico Handelsblatt di stamani era dedicata a Merkel con l'immagine delle tre scimmiette. Esplicativo il titolo: "Cancelliera senza un piano".

Tags:
germaniaangela merkelgrosse koalition





in evidenza
Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

E la hit "Sinceramente" esplode all'estero

Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"


in vetrina
Affari in rete

Affari in rete


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.