A- A+
Affari Europei
Germania nuovo malato d'Europa? Tagliate ancora le stime di crescita

GERMANIA: RIVISTE AL RIBASSO PROSPETTIVE DI CRESCITA NEL 2019 E 2020 

I principali istituti di ricerca economica tedeschi hanno rivisto significativamente al ribasso le previsioni economiche per la Germania. Mentre in primavera si aspettavano ancora una crescita del Prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2019, ora si aspettano una crescita del Pil solo dello 0,5%. Le stime congiunte sono degli Istituti tedeschi Diw di Berlino, Ifo di Monaco di Baviera, Ifw di Kiel, Iwh di Halle e Rwi di Essen. Le ragioni di questa performance negativa sono la diminuzione della domanda mondiale di beni strumentali - nella cui esportazione è specializzata l'economia tedesca - così come l'incertezza politica e i cambiamenti strutturali nell'industria automobilistica. Al contrario, la politica monetaria sta sostenendo l'espansione macroeconomica. Per il prossimo anno, i ricercatori economici hanno anche ridotto le previsioni di crescita del Pil all'1,1 per cento, dopo aver previsto l'1,8 per cento in primavera. "L'industria tedesca è in recessione, e questo si ripercuote ora anche sui fornitori di servizi alle aziende", afferma Claus Michelsen, responsabile del dipartimento previsioni e politica economica dell'Istituto tedesco per la ricerca economica, Diw di Berlino. "Il fatto che l'economia si sta espandendo è dovuto in primo luogo all'andamento positivo della spesa delle famiglie, sostenuta da buoni accordi salariali, agevolazioni fiscali e dall'espansione dei trasferimenti statali".

IMPATTO NEGATIVO SUL COMMERCIO ESTERO

Le incertezze politiche sono in corso in tutto il mondo e stanno avendo un impatto sul commercio estero riducendo la disponibilità delle imprese ad investire. "I rischi derivanti da un'escalation della guerra commerciale sono particolarmente elevati. Ma una Brexit disordinata avrebbe anche dei costi: l'anno prossimo il prodotto interno lordo tedesco, da solo, sarebbe inferiore dello 0,4% rispetto ad un'uscita ordinata", aggiunge Michelsen. La crescita dell'occupazione ha perso slancio a causa del rallentamento dell'economia; l'industria ha addirittura tagliato posti di lavoro di recente. Al contrario, i fornitori di servizi e il settore delle costruzioni sono ancora in fase di assunzione. Di conseguenza, gli istituti prevedono quest'anno una crescita dell'occupazione di 380.000 posti di lavoro. Nei prossimi due anni si prevede che saranno creati solo 120.000 e 160.000 nuovi posti di lavoro regolari. Il tasso di disoccupazione passerà dal 5,0% nel 2019 al 5,1% nel 2020, per poi scendere nuovamente al 4,9% nel 2021. I prezzi al consumo continueranno ad aumentare ad un ritmo moderato dell'1,4% nel 2019, dell'1,5% nel 2020 e dell'1,6% nel 2021. L'avanzo di bilancio della Germania rimane consistente quest'anno; si prevede che si aggiri intorno ai 50 miliardi di euro. Tuttavia, entro il 2021 tale eccedenza si ridurrà a circa 4 miliardi di euro. A parte il rallentamento dell'economia, i principali fattori di questa erosione sono varie misure fiscali come le prestazioni pensionistiche aggiuntive, l'aumento degli assegni familiari, lo sgravio dell'imposta sul reddito e, non da ultimo, la parziale abolizione della sovrattassa di solidarietà. Queste misure dovrebbero ammontare a circa 22 miliardi di euro quest'anno, 18 miliardi di euro l'anno prossimo e 23 miliardi di euro nel 2021. In questo modo, la politica monetaria fornisce chiari stimoli e sostiene i consumi privati. 

Commenti
    Tags:
    germaniapilcrescitaeuropa





    in evidenza
    Rumore sospetto a L'aria che tira Un peto? Parenzo indiziato

    "Avea del cul fatto trombetta"

    Rumore sospetto a L'aria che tira
    Un peto? Parenzo indiziato

    
    in vetrina
    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


    motori
    Nuovo Škoda Kodiaq inizia la fase di prevendita sul mercato italiano

    Nuovo Škoda Kodiaq inizia la fase di prevendita sul mercato italiano

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.