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Affari Europei
Germania sempre più Verde. Un cancelliere ambientalista dopo la Merkel?

E se la Germania presto avesse un cancelliere verde? E' una domanda tutt'altro che peregrina, che in questi giorni sta correndo da un palazzo del potere all'altro, a Berlino. E non solo perché la Repubblica federale è uno dei Paesi più sensibili al tema dei cambiamenti climatici e del movimento dei "FridaysForFuture" lanciato da Greta Thunberg. E neanche solo perché diversi sondaggi danno i Verdi come primo partito in Germania, con diversi punti di vantaggio sulla Cdu di Angela Merkel. La novità è che anche nel confronto diretto il leader degli ambientalisti, Robert Habeck, batte tutti gli altri leader politici tedeschi in quanto a preferenze dell'elettorato.

Sondaggi Germania: col voto diretto cancelleria a un Verde

A quanto certifica tra le altre un'indagine Emnid, se oggi il cancelliere venisse eletto direttamente, il 51% dei tedeschi sceglierebbe senza esitazioni Habeck. Per avere un termine di paragone, solo il 24% opterebbe per la presidente della Cdu, Annegret Kramp-Karrenbauer. Gli altri leader seguono a notevole distanza. Non è questione di poco: si tratterebbe del primo cancelliere verde nella storia della Germania. Per di più, lo tsunami verde sembra non avere fine. Sempre secondo Emnid, sono prima forza politica con il 27%, superando la Cdu/Csu di ben due punti, mentre la Spd crolla al 12% (il peggior risultato in due secoli, se si eccettua il periodo in cui fu bandita dal Terzo Reich), dietro addirittura l'ultradestra dell'Afd, bloccata al 13%. I liberali e la Linke stanno pari merito all'8%.

Le difficoltà interne alla Grande Coalizione di Merkel

Un quadro difficile, che rivoluziona antichi equilibri in Germania, in cui l'attuale Grosse Koalition non ha piu' i numeri per governare. Ce li avrebbe invece, un'inedita (a livello nazionale) alleanza "verde-nera" (Verdi più Cdu), mentre una coalizione rosso-rosso-verde (Spd, Linke e Verdi) si fermerebbe al 47%. Abbastanza per fare di Robert Habeck e' il politico piu' chiacchierato del momento, anche se lui continua a fare spallucce ogni volta che gli viene chiesto se vuole fare il cancelliere: "Non è una domanda seria", i problemi sono ben altri, ripete. Ma il tema di chi guiderà la Repubblica federale potrebbe comunque imporsi entro breve: quasi nessuno scommette sulla fine naturale dell'attuale legislatura (che scade nel 2021), nonostante la promessa, reiterata numerose volte, di Frau Merkel di restare al proprio posto fino a quella data.

Caos totale dentro l'Spd

In mezzo c'è, tanto per cominciare, la tensione al calor bianco dentro la Spd dopo la sequenza di batoste elettorale e il traumatico addio della leader Andrea Nahles, con il moltiplicarsi delle voci, tra le fila dei socialdemocratici, di chi chiede una rapida fine, per non dire eutanasia, della GroKo. Poi c'è il tema di cosa vorra' faare "da grande" Annegret Kramp-Karrenbauer, detta "AKK", l'eterna delfina di Merkel che rischia di consumare prima del tempo il suo bonus-cancelleria. Intanto, ci sono i milioni di ragazzi di "FridaysForFuture" che sembrano avere un impatto reale sull'opinione pubblica tedesca: tant'è vero che la stessa cancelliera ha chiesto che si metta fine al "traccheggio" politico per quello che riguarda l'obiettivo del taglio delle emissioni, tornando ad indossare le vesti della "Klimakanzlerin" che fu coniato per lei dopo l'uscita dal nucleare deciso in seguito al disastro di Fukushima.

In Germania domina la tematica ambientalista

Perché in questo momento il tema clima paga, nell'urna e nel Paese: tanto che i Verdi stanno rubando voti non solo all'Spd ma in maniera massiccia anche alla Cdu, come si e' visto con chiarezza sia nel voto in Baviera e in Assia, che alle elezioni europee, dove per la prima volta si sono accreditati come seconda forza politica nel Paese. Peraltro non è neanche del tutto escluso che possa essere l'altra leader verde, Annalena Baerbock, a correre per il posto in cancelleria. Estremamente popolare anche lei, rispetto a Habeck può contare sull'elettorato femminile, che fu determinante, ovviamente, per l'ascesa di Merkel.

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