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Affari Europei
Germania: spettro recessione e Merkel debole. Berlino grande malato d'Europa

Germania: spettro recessione e voto all'est, sarà autunno di fuoco

L'Europa ha un nuovo malato. E stavolta il paziente è uno di quelli davvero importanti: la Germania.  L'ultimo dato è il calo, superiore alle aspettative, del Pil, caduto nell'ultimo trimestre allo 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, come calcolato dall'istituto statistico federale. Siamo a un passo dalla recessione: tra i motivi, la forte flessione delle esportazioni, cadute più delle importazioni. Tutti gli indicatori dicono che il prossimo trimestre andrà pure peggio: a quel punto la recessione sarà conclamata.

Gli inquietanti dati economici

L'ultima volta che si erano registrati due trimestri successivi in calo era stato a cavallo tra il 2012 e il 2013. Un clima così l'ultima volta si e' misurato nel 2009, in piena crisi finanziaria globale. E ancora. Sono calati gli ordini industriali e anche la fiducia degli imprenditori risulta depressa. La settimana scorsa erano arrivati i dati sulla produzione industriale, che a giugno ha segnato un -1,5% rispetto al mese precedente, laddove la flessione anno su anno è addirittura del 5,2%, ossia il peggiore degli ultimi dieci anni. Un segnale che mette in allarme gli economisti, anche perché l'onda lunga della malattia tedesca facilmente si fara' sentire in tutta l'Eurozona.

Non solo economica, la crisi è anche politica

Poi c'è la politica. E se da questo punto di vista hanno quasi assunto un valore simbolico le crisi di tremore di Angela Merkel che hanno fatto il giro delle cronache di tutto il mondo - con annesse infinite speculazioni su chi sarà cancelliere o cancelliera dopo 16 anni - le fosche previsioni sulla tenuta del governo hanno molto a che fare con la crisi devastante dell'Spd: negli ultimi sondaggi il partito che fu di Brandt e di Schmidt è sprofondato sotto il 12%, un risultato inferiore alla soglia più bassa raggiunta nelle urne in tutta la storia ultracentenaria dei socialdemocratici tedeschi. Una prospettiva che ha come contraltare il boom dei Verdi, che in compenso sono schizzati oltre il 20% dei consensi: i vertici segreti tra i big dei vari partiti si sprecano, per capire se all'orizzonte ci possano essere governi impensabili fino a ieri, con i Verdi a fare da perno nelle varie combinazioni possibili, dalla variante "Giamaica" di una coalizione con i liberali, all'ipotesi di un patto "rosso-rosso-verde" che escluderebbe evidentemente i cristiano-democratici di Annegret Kramp-Karrenbauer, nonostante il 27,9% messo a segno alle scorse europee.

Appuntamento cruciale con il voto regionale in autunno

Ma non è solo questo: il colpo fatale al governo potrebbe arrivare alla GroKo dalle prossime, cruciali, elezioni in tre Laender dell'Est. In Sassonia e in Brandeburgo si vota per il rinnovo del Landtag il primo settembre, alla Turingia tocca il 27 ottobre. Ebbene, sempre stando ai sondaggi, questi tre voti potrebbero portare con sé una tempesta di prima grandezza, con l'ultradestra dell'Afd che ha ottime probabilita' di diventare primo partito sia in Sassonia che in Brandeburgo: comunque, le attuali coalizioni di governo potrebbero non sopravvivere in nessuno di questi tre Laender. Il punto, dicono i commentatori tedeschi, è che questo triplo voto potrebbe consegnarci una nuova divisione della Germania: da una parte un Paese dominato da Cdu e Verdi, dall'altra un Paese in cui il campione è l'Afd. 

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