A- A+
Affari Europei
Macron prova a salvarsi ma i gilet gialli sono pronti a diventare un partito
Gilet gialli a Parigi (foto Lapresse)

Gilet gialli: concertazione nazionale,domani riunione all'Eliseo

Ministri ed attori economici sono convocati domani all'Eliseo dal presidente francese, Emmanuel Macron, per una riunione organizzativa della grande concertazione nazionale in risposta alla crisi dei 'gilet gialli'. Macron per l'occasione ha cancellato una sua visita a Biarritz per il lancio della presidenza francese del G7. Una decisione a riprova che per il presidente la crisi dei 'gilet gialli' e' al primo posto delle priorita', con la necessita' di cominciare ad attuare le promesse fate nel suo discorso della scorsa settimana. Dalla riunione di domani dovrebbero uscire le prime informazioni concrete per organizzare l'attesa grande concertazione, che dovrebbe prendere il via quanto prima per concludersi il 1 marzo. Gli unici punti fermi di questa iniziativa sono, finora, il coinvolgimento diretto dei sindaci e la scelta di quattro grandi tematiche al centro del dibattito: transizione ambientale, fiscalita', organizzazione dello Stato, democrazia e cittadinanza. Il primo ministro Edouard Philippe si e' invece detto "favorevole" al principio di un referendum di iniziativa cittadina (RIC), una delle principali rivendicazioni dei 'gilet gialli'. 

Le richieste dei gilet gialli

In Francia sta perdendo fiato il movimento dei 'gilet gialli', quindi per molti e' giunta l'ora della conta dei danni e nel contempo si valutano le nuove prospettive della contestazione cittadina. Il Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc) di Francia deplora due miliardi di euro di perdite in cinque settimane di calo delle vendite a causa delle manifestazioni, che "non potranno essere recuperate da qui a Natale". L'organismo chiede al governo provvedimenti urgenti e meccanismi di compensazione, tra cui aperture straordinarie dei punti vendita, aumento della pressione fiscale sulle piattaforme di vendita on-line. Sul versante dei 'gilet gialli' il calo delle adesioni viene attribuito al maltempo, alla stanchezza de partecipanti. "Il movimento non e' morto ma sta vivendo uno stop", commentano alcune pagine Facebook, precisando di essere in attesa dell'attuazione delle misure annunciate da Macron e dal suo governo. Per alcuni gruppi di 'gilet gialli' stanno anche cambiando le rivendicazioni fatte al potere, al di la' delle garanzie ottenute: al primo posto c'e' il Referendum di iniziativa cittadina (Ric), la diminuzione della tasse su beni di prima necessita' e ancora la riduzione degli stipendi di chi sta al potere. L'ala piu' radicale dei 'gilet gialli' sta invece sbandierando la minaccia dell'atto VI della protesta, convocando un nuovo raduno per sabato 22 dicembre in Piazza della Repubblica a Parigi, in difesa del referendum popolare. Ai quattro angoli del Paese, dopo l'ordine dato nel fine settimana dal ministro dell'Interno, Christophe Castaner, di evacuare le rotatorie, molti gruppi di 'gilet gialli' intendono portare avanti la protesta con altre modalita'. C'e' chi suggerisce manifestazioni porta a porta per far firmare una petizione a favore del referendum di iniziativa cittadina, chi invece vuole rafforzare azioni di blocco di alcuni negozi, in particolare centri commerciali e impianti della Amazon.

Gilet gialli pronti a diventare partito

Si profila anche la strada dell'impegno politico. Hayk Shahinyan, 'gilet giallo' della zona di Lione ed ex militante dei giovani socialisti, intende presentare una lista alle europee di magio prossimo. Un'iniziativa sostenuta dal popolare cantante Francis Lalanne, pronto a versare 800 mia euro per sostenerla. Molte le voci critiche alla 'politicizzazione' dei 'gilet gialli', anche e forse soprattutto per il timore di un ipotetico successo.. "Una formazione politica che farebbe gioco allo stesso Macron e renderebbe piu' fragili Me'lenchon e Le Pen", ha analizzato Benjamin Cauchy, fondatore dei 'gilet gialli liberi'. Secondo l'ultimo sondaggio Ipsos, una lista dei 'gilet gialli' otterrebbe piu' del 12% dei consensi, andando a prendere voti ra gli elettori del Raggruppamento nazionale (RN, estrema destra) della Le Pen e della 'France Insoumise' (sinistra radicale) di jean-Luc Me'lenchon. "Giunti a questo punto, la strada da privilegiare e' quella del negoziato" ha evidenziato Cauchy, oggi a colloquio con il segretario di Stato Sophie Cuzel per valutare le rivendicazioni delle persone disabili. Ad aprire la porta ai 'gilet gialli' e' invece Ian Brossat, capolista del Partito comunista alle prossime europee nonche' vice sindaco di Parigi, intenzionato ad inserire alcuni nomi accanto al suo. "Screditata, la sinistra deve riallacciare con gli operai, gli impiegati che fanno vivere il paese e non vengono rispettati come invece dovrebbero" ha detto Brossat, auspicando anche un raggruppamento della sinistra in vista delle europee.

Commenti
    Tags:
    gilet giallielezioni europee





    in evidenza
    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    La conduttrice vs Striscia la Notizia

    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    
    in vetrina
    Affari in Rete

    Affari in Rete


    motori
    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.