Governo Conte, la Francia attacca: "Reddito di cittadinanza? Un errore"

Francia al governo Conte: "Reddito cittadinanza non è soluzione" 

Il reddito di base o reddito minimo di cittadinanza non è la buona soluzione alla povertà, meglio una società basata sul valore del lavoro: lo ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, opponendosi così alla proposta di 13 dipartimenti francesi di sperimentare questo nuovo tipo di sostegno attualmente dibattuto anche in Italia. Un messaggio rivolto dunque indirettamente anche al nuovo governo Conte guidato da M5s e Lega che tanto hanno parlato del reddito di cittadinanza.

"Sconti per Macron in campagna", Eliseo "tutto in regola"

Nel frattempo un nuovo caso scuote il presidente francese, Emmanuel Macron, che avrebbe beneficiato di numerosi sconti sulle fatture della aziende che hanno offerto i loro servizi per la campagna elettorale che lo ha portato all'Eliseo nel maggio 2017. Lo riporta la radio francese Franco Info che ha presentato i resoconti delle spese elettorali di Macron confrontati con le tariffe applicate in genere dalle stesse aziende per gli stessi servizi offerti ad altri. Emerge ad esempio il trattamento preferenziale riservato al candidato Macron dall'imprenditore Jean-Marc Dumontet, noto per la sua vicinanza al politico, che gli aveva concesso il teatro Bobino, il 6 febbraio 2017, e il teatro Antoine, l'8 marzo, per una tariffa ogni volta di 3 mila euro, invece dei 13 mila che rappresentano la tariffa base. L'Eliseo ha gia' replicato facendo notare che tutte le spese del capo dello Stato sono state convalidate dalla Commissione nazionale per i conti della campagna elettorale. I termini per aprire una nuova indagine sono scaduti. Tra gli altri 'sconti' denunciati da France Info, quello per la Bellevilloise, una sala da concerti parigina: il team della campagna dell'attuale presidente pago' 1.200 euro per il 2 maggio 2017; il candidato socialista, Benoit Hamon, dovette sborsare 4838,40 euro per utilizzare il 20 marzo. I casi riscontrati sono almeno tre, per risparmi di diverse decine di migliaia di euro.