Governo, mentre l'Italia cerca la quadra Merkel e Macron prendono le poltrone
Mentre l'Italia è alle prese con le manovra per il nuovo governo, Francia e Germania si portano a casa le poltrone di Bce e Commissione europea
Italia alle prese col nuovo governo, Francia e Germania si prendono le poltrone
L'Italia è alle prese con la difficile fase che dovrà, o dovrebbe portare alla formazione di un nuovo governo. Ma nel frattempo in Unione europea non si resta a guardare. Anzi, Francia e Germania già unite da un asse più stretto che mai dopo la formazione del nuovo governo di Angela Merkel e i progetti di riforma di Emmanuel Macron, sono pronte a mettere le mani su due cariche decisive per la politica comunitaria dei prossimi anni. Vale a dire le presidenze di Commissione europea e Bce.
I progetti di riforma dell'Ue di Merkel e Macron
I progetti di riforma di Macron, approvati almeno in parte da Merkel, prevedono la costituzione di un bilancio dell’eurozona, la formazione di un Fondo monetario del Vecchio continente, la fusione del capo dell’Eurogruppo con la figura del Commissario alle Finanze, il completamento dell’Unione bancaria e i primi passi di quella della Difesa.
Addio Gentiloni, Francia e Germania prendono tutto
Fino a poche settimane fa, Paolo Gentiloni veniva inserito in una rosa di possibili successori di Donald Tusk, per il ruolo presidente del Consiglio europeo. Ora, dopo la disastrosa performance elettorale del Pd, le sue quotazioni appaiono in calo. E Merkel e Macron sono già pronti. Anzi, si sono già mossi in anticipo, per esempio con la nomina del tedesco Selmayr a vicepresidente della Commissione. Una nomina che a molti non è piaciuta per le modalità. E alla Commissione, non a caso, dovrebbe arrivare secondo i piani di Parigi e Berlino, un francese per il dopo Juncker. Mentre alla Bce sembra essere destinato il tedesco Jens Weidmann.
Ue: caso Selmayr, mistero su foto caricate prima della nomina
Intanto un nuovo mistero avvolge il caso Selmayr, l'ex capo-gabinetto di Jean-Claude Juncker, che è stato nominato segretario generale della Commissione europea il 21 febbraio scorso, sollevando una serie di polemiche e proteste. Una serie di fotografie di Selmayr con la didascalia "Segretario generale" sarebbe stata caricata sul sito della Commissione nella data dell'11 febbraio, dieci giorni prima della nomina da parte del collegio dei commissari, secondo quanto risulta dall'archivio pubblico. Se cosi' fosse, le foto sarebbero state caricate anche prima che Selmayr fosse sottoposto alle diverse audizioni necessarie alla sua nomina, secondo la procedura interna. Secondo quanto affermato dalla Commissione negli scorsi giorni, Selmayr e' stato sottoposto alle verifiche del "Centro di valutazione" il 15 febbraio, a un colloquio con il Comitato consultivo delle nomine il 16 febbraio e a un colloquio con il commissario responsabile del personale Ghuenter Oettinger il 20 febbraio. Rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla questione, il portavoce della Commissione, Alexander Winterstein, ha promesso di verificare "con i tecnici", ma si e' detto convinto che "la menzione corretta fosse capo-gabinetto del presidente". Secondo Winterstein, "quello che e' sconcertante e' che non ci siano un numero di foto sufficienti del vice portavoce capo".