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Affari Europei
Grecia, Atene dice addio alla Troika

LA GRECIA DICE ADDIO ALLA TROIKA

Dopo otto anni di austerity la Grecia puó finalmente uscire dal terzo programma di salvataggio. Il governo Tsipras ha concluso venerdì scorso gli ultimi adempimenti richiesti da Fmi, Bce e Commissione europea. Taglio alle pensioni, inasprimento delle tasse sugli immobili e nuove privatizzazioni nel settore dell'energia. Ad agosto finalmente Atene dovrebbe dire addio alla Troika, previo il via libera dell'Eurogruppo di oggi, e tornare sui mercati per finanziare il proprio debito.

NUOVE CONCESSIONI PER ATENE

Il Consiglio dei ministri economici dell'area euro dovrebbe oggi concedere un'ultima tranche di aiuti da 11 miliardi e concedere una piccola ristrutturazione del debito. Moscovici, il Commissario Ue agli Affari economici, lo ha detto chiaro: non ci sarà un quarto programma di aiuti (con i relativi controlli sui conti pubblici).

IL NODO DELLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO

All'Eurogruppo Tsipras spera di portare a casa un congelamento degli interessi sui prestiti di 20 anni, mentre Berlino non vuole arrivare a più di sei. L'accordo, é prevedibile, si troverà a metà strada, intorno ai 10 anni. Connessioni non di poco conto, anche per l'opinione pubblica interna tedesca, ma che sono necessari per poter far camminare Atene con le proprie gambe.

LA STORIA DELLA CRISI GRECA

Gli ultimi anni di storia della Grecia d'altronde sono estremamente travagliati. A fine 2009 il popolo greco viene a sapere che i conti pubblici del Paese sono stati taroccati per permettergli di entrare nell'euro. Segue declassamento dei titoli ellenici a livello spazzatura. Nel maggio 2010 Fmi e i Paesi dell'eurozona hanno prestato ad Atene 110 miliardi in cambio di riforme 'lacrime e sangue'. E' iniziata così l'austerity. Nel 2011 arriva un secondo pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro. Nel 2015 le elezioni portarono al governo Alexis Tsipras che rifiuta nuove imposizioni da Bruxelles e Washington. Segue una nuova crisi, il blocco delle banche e la paralisi del Paese. Il governo indice un referendum sull'austerity che boccia la Troika. Referendum che poi é stato accantonato, visto che il governo non ha avuto il coraggio di sfidare i mercati e le istituzioni internazionali, mossa che avrebbe decretato probabilmente la Grexit.

RIFORME E PRIVATIZZAZIONI

Gli ultimi anni sono stati piú tranquilli per Atene, anche se il peso delle riforme si é fatto sentire. Le privatizzazioni hanno ridato nuovo impulso all'economia. Il gigante dei trasporti cinesi Cosco ha acquistato il porto del Pireo, Ferrovie dello Stato le ferrovie elleniche e di Dei, che gestisce la rete elettrica nazionale, che ora dovrebbe andare sul mercato. L'economia é tornata a crescere, complice anche la situazione internazionale che ha spinto il turismo interno all'unione. Ma la popolazione risente ancora delle riforme della Troika. Pensioni decurtate, sanità pubblica ridotta all'osso, aiuti per le classi piú indigenti limitati. Ora il Paese é pronto a riprendersi e ha una sola certezza: uscire dall'Europa non sarebbe stata una buona scelta.

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