Grecia, via libera dell'Eurogruppo: aiuti per 10,3 miliardi
Accordo all'Eurogruppo: sì a 10,3 miliardi di aiuti per la Grecia. Ma prevale la linea più dura di Berlino su quella dell'Fmi
MARATONA ALL'EUROGRUPPO: OK AGLI AIUTI ALLA GRECIA
Dopo molte ore di discussioni che si sono concluse nel cuore della scorsa notte, i ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno trovato un accordo sulla sostenibilità del debito che permette al Fmi di rimanere fra i finanziatori di Atene. A sei anni dall'inizio della crisi greca, l'accordo permetterà un alleggerimento dell'enorme disavanzo, pari al 180% del Pil, a partire dal 2018, se sarà necessario per rispettare gli obiettivi di deficit.
PREVALE LA LINEA DELLA GERMANIA SU QUELLA PIU' MORBIDA DELL'FMI
In sostanza si tratta di una vittoria della Germania sull'Fmi, che proponeva di bloccare i pagamenti fino al 2040. Ma la soluzione trovata dall'Eurogruppo è stata ben diversa e in linea con i desideri di Berlino di non concedere alcun taglio immediato al debito e soprattutto di non considerare futuri condoni. Merkel sconfigge Lagarde dunque, e Tsipras non potrà fare altro che adeguarsi e preparare le nuove misure di austerity (anche preventiva) richieste dall'Ue a slancio tedesco.
TAGLIO DEL DEBITO SOLO DAL 2018
Secondo il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, si tratta di "un importante punto di svolta che dà il via a una nuova fase del programma di assistenza finanziaria alla Grecia". Un anno dopo che la crisi greca e le scelte del governo Tsipras, il cui ministro delle Finanze era allora Yannis Varoufakis, avevano portato Atene molto vicina all'uscita dall'Euro, "e' tornata la fiducia reciproca", ha detto Dijsselbloem. I 19 paesi della moneta unica non hanno quindi soltanto sbloccato una prossima tranche di aiuti da 10,3 miliardi (7,5 in giugno, 2,8 successivamente), in seguito alle riforme che Atene ha approvato, ma hanno anche concordato "un pacchetto di misure sul debito che saranno scadenzate progressivamente, se necessario per raggiungere gli obiettivi concordati", in particolare un surplus primario pari al 3,5% del Pil nel 2018.
L'FMI PROSEGUE CON GLI AIUTI ALLA GRECIA
Il Fondo monetario internazionale continuerà ad assicurare il suo sostegno alla Grecia nonostante esca sostanzialmente sconfitto nel confronto con la linea tedesca: il direttore del Fmi per l'Europa, Poul Thomsen, ha detto dopo la riunione che le misure concordate garantiranno "la sostenibilità del debito in linea con i nostri criteri standard". Il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos si è detto ottimista: "può essere l'inizio di una nuova fase, rispetto al circolo vizioso recessione-misure-recessione in cui gli investitori potranno tornare in Grecia".