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Affari Europei
I giganti della Silicon Valley nel mirino della Commissione
Facebook nel mirino dell'Ue e dei governi

 

Microsoft é stata multata, così come Apple e Google. Una settimana fa la notizie che l'Antitrust europea ha inflitto una sanzione da 100 milioni di euro anche a Facebook, ma la lista nera dell'Unione rischia di allungarsi. Se infatti l'Amministrazione Obama si é prodigata in questi anni per tutelare le imprese statunitensi in Europa, quella Trump si é tirata indietro.

Trump non si schiera con la Silicon Valley

La motivazione é semplice. La California é stato lo Stato piú fermamente contrario all'elezione di Trump e le aziende della Silicon Valley hanno messo in campo tutti i loro soldi e la loro influenza per sostenere Hillary Clinton. Ecco dunque che una volta arrivato nello studio Ovale Trump ha deciso di non muovere un dito per difendere i giganti del web.

L'Ue indaga sui giganti del web

E l'Unione europea, che non si era fatta spaventare certo dalle dichiarazioni di Obama, ha ripreso con ancora maggiore forza ad indagare sulle multinazionali dell'informatica statunitensi comminato una sanzione a Facebook per il caso What's app, e ora sta indagando su molte altre imprese del web.

Facebook, un amre di grattacapi

Facebook in particolare non sta vivendo un momento positivo. Ci sono almeno cinque fattori di instabilità per il colosso dei social. Prima di tutto, come abbiamo detto, le attività dell'Antitrust europeo che stanno indagando sul modo con cui la società gestisce i suoi affari (e la sua posizione dominante). C'é poi il problema delle fake news, contro cui molti governi vorrebbero intervenire. C'é poi la questione del terrorismo, con i reclutamento dei giovani terroristi. Ma anche gli editori, che vorrebbero farsi pagare per i contenuti che circolano sulla piattaforma. E infine il problema del bullismo e dell'incitamento all'odio.

Guardian rivela le nuove linee guida sulla violenza

"Qualcuno spari a Donald Trump" e' da cancellare, subito: il Presidente degli Stati Uniti ha piu' di 100.000 follower, quindi e' una personalita' pubblica e pertanto deve essere tutelato. Ma i video di morti violente basta segnalarli come urtanti, perche' potenzialmente potrebbero persino essere utili ad un'indagine, o a una ricerca scientifica. E se il revenge porn e' codificato in modo addirittura pedante, immagini di violenza sui bambini possono essere bloccate solo se a sfondo sessuale, o accompagnate da un contesto di sadismo. Il paradosso arriva con l'autorizzazione a far pubblicare immagini di aborti, basta che non contengano nudita'.

E' il decalogo, o meglio le lunghe e articolate linee guida che Facebook ha introdotto da un anno a questa parte; da quando cioe' si scatenarono le polemiche per la sua decisione di eliminare una delle foto piu' famose degli ultimi decenni: quella della bambina vietnamita che fuggiva nuda su una strada sterrata per salvarsi dal napalm degli americani. Motivo: era nuda, ed era una bambina. Ma era anche la piu' toccante immagine di guerra dello scorso secolo, insieme alla "Morte del miliziano" di Robert Capa. In tutto sono un centinaio tra manuali, direttive, slide e raccolte di indicazioni impartite dalle alte sfere di Facebook ai mediatori, coloro che "in appena 10 secondi" devono decidere cosa pubblicare e cosa stoppare.

A rivelarne l'esistenza il quotidiano britannico "The Guardian", al termine di una lunga indagine. Un'inchieste che "e' destinata a gettare benzina sul fuoco del dibattito sul ruolo e la dimensione etica del gigante dei social media", che deve confrontarsi con una dura realta' provocata dal suo stesso gigantismo. Troppo grande per essere piu' un semplice mezzo usato da singoli per restare in contatto, ha attualmente due miliardi di utenti. Somiglia piu' ad un megaeditore che non ad una semplice piazza virtuale, dove la gente si incontra per caso dopo anni e fa quattro chiacchiere. E' fonte di notizie, e' rete di scambi. Gestisce tanta parte delle novita' che attraversano il mondo piu' avanzato. E', potenzialmente, un grande censore se non un Grande Fratello.

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silicon valley trump ue





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