I Gilet gialli oltrepassano la Manica: proteste a Londra - Affaritaliani.it

Affari Europei

I Gilet gialli oltrepassano la Manica: proteste a Londra

Un gruppo di inglesi pro-Brexit ha copiato il metodo di protesta francese e ha bloccato il centro di Londra. Gilet gialli sempre più un movimento paneuropeo

La protesta dei 'gilet gialli' passa la Manica e arriva a Londra. La modalitá di protesta lanciata dai francesi é stata ripresa da un gruppo di inglesi favorevoli alla Brexit che ha bloccato il Westminster Bridge. Lo scrivono media britannici, secondo i quali i manifestanti hanno bloccando anche altre strade nella capitale. E sui social media appaiono le prime immagini, come quella di questo giocatore di rugby scozzese.

D'altronde sembra che la Gran Bretagna sia in un momento di stallo. Da un lato Theresa May sa che un voto in Parlamento non darebbe mai il via libera all'accordo negoziato con Bruxelles. Dall'altro i leader europei non vogliono riaprire le discussioni con Londra, ma sono disposti solo a dare 'rassicurazioni. In questo scenario giá complesso ci sono altri due fattori che complicano il tutto: il tempo e l'opposizione interna ai Tory.

 


Theresa May infatti ha pochi mesi per definire un accordo con Bruxelles se non vuole che a marzo la Gran Bretagna esca dall'Unione senza alcun accordo. Ma all'interno del partito conservatore é in atto una guerra di potere senza esclusione di colpi che potrebbe lasciare il governo britannico senza una maggioranza in Parlamento. Uno scenario disastroso in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di una leadership riconosciuta e forte.

Corbyn, "accordo May morto; Parlamento voti prima Natale"

Il leader dell'opposizione britannica, il laburista Jeremy Corbyn, ha insistito sul fatto che l'accordo con l'Ue della premier Theresa May sulla Brexit e' "morto" e ha esortato la Camera dei Comuni a votare la settimana prossima per "restituire il controllo al Parlamento". "Le ultime 24 ore hanno confermato che la Brexit di Theresa May e' morta e sepolta", ha dichiarato Corbyn, dopo che giovedi il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo aveva sancito che l'accordo di uscita del Regno Unito, siglato il 25 novembre, "non e' aperto a una rinegoziazione". "La premier non e' riuscita a ottenere cambiamenti al suo accordo", ha fatto notare Corbyn, invitando May a "smettere di perdere tempo" e "a sottoporre questo accordo la settimana prossima al voto di ratifica e permettere al Parlamento di riprendere il controllo".

Merkel, "nessuna nuova concessione per Gran Bretagna"

Angela Merkel esclude "nuove concessioni" a Londra su Brexit. "L'Unione europea ha gia' cercato di farsi carico delle preoccupazioni della Gran Bretagna, le concessioni sono quelle contenute nella dichiarazione congiunta dei rimanenti ventisette Stati della Ue. ha affermato la cancelliera al termine del vertice Ue a Bruxelles. "Ora vediamo come reagira' la premier britannica Theresa May", ha aggiunto Merkel. 

Macron, no riapertura negoziato; palla a Parlamento Gb

Sulla Brexit "c'e' un accordo, il solo e unico possibile, e non possiamo rinegoziarlo. Per contro possiamo chiarire e rassicurare". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, durante una conferenza stampa alla fine del Vertice europeo. "Nessuno cerca di rinchiudere il Regno Unito" nel backstop sull'Irlanda, ha assicurato Macron: "si tratta di una garanzia, di una soluzione di ultima istanza, perche' non ci sia mai una frontiera nell'isola di Irlanda. Il backstop non e' il nostro obiettivo". Con Theresa May "abbiamo riaffermato la volonta' di dialogo" ma "ora la palla e' nel Parlamento britannico", ha concluso Macron.