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Affari Europei
Cibi e cosmetici tossici, l'Ue mette al bando nuove molecole
Bruxelles pubblica i criteri di definizione degli interferenti endocrini

Con piú di due anni di ritardo la Commissione europea ha pubblicato i criteri di definizione degli interferenti endocrini. La relazione delle Nazioni Unite per l'ambiente e dell'Organizzazione mondiale della sanità definisce gli interferenti endocrini una "minaccia globale", riferendosi tra l'altro, alla tendenza all'aumento di numerose malattie del sistema endocrino negli esseri umani e negli animali selvatici. Si ritiene che vi siano prove sugli effetti nocivi nella riproduzione (infertilità, tumori, malformazioni) provocati dall'esposizione a tali sostanze presenti in molti cibi e prodotti di bellezza. Gli interferenti potrebbero anche influenzare il normale funzionamento della tiroide e del cervello, e intervenire su obesità, metabolismo, insulina e omeostasi del glucosio.  

Interferenti endocrini rischiosi per l'uomo

“Dopo un ritardo di oltre due anni e una condanna da parte della Corte di giustizia dell'UE subita dalla Commissione, i nuovi criteri per l’identificazione degli interferenti endocrini sono finalmente stati resi pubblici", spiega Nicola Caputo, parlamentare europeo del Pd gruppo S&D, componente della Commissione Agricoltura e della Commissione Ambiente e sicurezza alimentare. "Gli interferenti endocrini sono sostanze che possono alterare le funzioni del sistema ormonale e di conseguenza produrre effetti negativi sull'uomo. I criteri scientifici relativi agli interferenti endocrini presentati dalla Commissione contribuiranno al raggiungimento di un duplice obiettivo: ridurre al minimo l'esposizione agli interferenti endocrini e realizzare la certezza del diritto".

La Commissione segue la definizione dell'OMS

La Commissione si é basata sulla definizione di interferente endocrino data dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), definizione sulla quale si registra un ampio consenso. L'OMS definisce interferente endocrino una sostanza: che ha un effetto avverso sulla salute dell'uomo; che ha un meccanismo d'azione endocrino; e se esiste un nesso causale tra l'effetto avverso e il meccanismo di azione. I criteri approvati specificano inoltre che l'identificazione di un interferente endocrino dovrebbe essere effettuata: utilizzando tutte le pertinenti evidenze scientifiche; seguendo un approccio basato sul "peso dell'evidenza" (processo in cui si considerano la solidità e la debolezza di varie informazioni nel raggiungimento e nel supporto di una conclusione inerente una proprietà della sostanza); applicando un rigoroso riesame sistematico.

Caputo: ora un esame di tutte le sostanze oggi ammesse in Europa

"Si tratta a mio avviso di una decisione tardiva – precisa Caputo - ma che va nella giusta direzione. Chiedo all'Autorità europea per la sicurezza alimentare e all'Agenzia europea per le sostanze chimiche di iniziare subito a verificare se singole sostanze autorizzate, per le quali esistono indizi della loro natura di interferenti endocrini, possano essere identificate come tali secondo i criteri presentati oggi. Ciò contribuirà anche a garantire che le due agenzie di regolazione siano pronte per l'applicazione dei nuovi criteri presentati oggi dalla Commissione non appena entreranno in vigore".

La Commissione lascia uno spiraglio per alcune sostanze

Tuttavia in una proposta pubblicata dalla Commissione sono state introdotte deroghe socioeconomiche per l'immissione sul mercato di sostanze contenenti interferenti endocrini. Queste deroghe lasciano quindi campo aperto, per esempio, all'uso dei pesticidi, come il glifosato.

Dal Parlamento mozione di censura contro la Commissione

I deputati hanno condannato settimana scorsa la Commissione non solo per non aver osservato l'obbligo di adottare i criteri scientifici, ma anche per il mancato rispetto dei suoi obblighi istituzionali, come stabilito nei trattati dell'UE, in una risoluzione approvata con 593 voti favorevoli, 57 contrari e 19 astensioni. Nella risoluzione si sottolinea come i continui ritardi della Commissione nella pubblicazione di tali criteri, che sarebbero dovuti essere resi pubblici entro la fine del 2013, rappresenta anche una violazione del diritto comunitario.

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criteri definizione interferenti endocrini





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