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Affari Europei
Juncker pronto a lasciare la Commissione Ue, c'è Katainen. Bruxelles smentisce

Juncker medita l'addio alla Commissione Ue

Jean Claude Juncker è stanco. E' stanco di un'Unione Europea troppo poco ambiziosa, quanto meno nell'espressione dei governi dei singoli Stati. Per questo il presidente della Commissione Ue potrebbe lasciare la sua poltrona a capo dell'esecutivo comunitario.

L'annuncio di Juncker: "Nel 2019 non mi ricandido"

Negli scorsi giorni il lussemburghese, con molto anticipo sui tempi, ha annunciato di "non volere un secondo mandato" alla guida della Commissione. Lo ha dichiarato lo stesso Juncker in un'intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk. Juncker, eponente popolare, 62 anni, e premier lussemburghese dal 1995 al 2013, è stato eletto nel 2014 e quindi la scadenza del suo mandato è tra 5 anni nel 2019.

Ma Juncker può lasciare già a marzo

Ma Juncker potrebbe addirittura lasciare prima del termine del suo mandato, molto prima. Addirittura nel marzo del 2017, vale a dire tra poche settimane. Secondo indiscrezioni, infatti, Juncker sente frustrato il suo tentativo di riforma dell'Ue e sarebbe contrariato dalla scarsa ambizione dei suoi governi e dalle crescenti divisioni interne.

Gli scontri con Olanda e Germania

A ferirlo ci sarebbe l'invito proveniente da Olanda e Germania di non pubblicare il suo Libro bianco, un pamphlet contenente il progetto di rilancio dell'integrazione europea post Brexit, che dovrebbe essere presentato il prossimo 8 marzo. Ma i due paesi, in anno di elezioni, preferirebbero che la pubblicazione del progetto fosse rimandata. Un invito che avrebbe ferito l'orgoglio di Juncker, che non vuole restare impassibile di fronte al declino del progetto Ue.

Per il post Juncker favorito Katainen

Se davvero avesse il sopravvento la voglia di lasciare, al posto di Juncker dovrebbe essere promosso uno dei suoi vicepresidenti con il finlandese e popolare Katainen favorito su Timmermans. Katainen, ex premier della Finlandia, piace infatti molto alla Germania ma anche ad altri paesi Ue che vedono in lui un potenziale leader meno invasivo e meno connotato politicamente rispetto a Juncker. La rivoluzione a Bruxelles è pronta.

Ma il portavoce di Juncker smentisce: "Storie prive di fondamento"

Il portavoce della Commissione europea Alexander Winterstein ha smentito con forza, oggi a Bruxelles, le storie che "riemergono incessantemente e senza fondamento" come "echi in una stanza" sulla presunta intenzione di dimettersi del presidente dell'Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker. In realtà, ha puntualizzato il portavoce, quello che Juncker ha sempre detto è di non avere alcuna intenzione di ricandidarsi dopo la fine del suo mandato, nel 2019, e questo proprio per "restare un uomo libero" durante l'esercizio delle sue funzioni, e per non essere sospettato - com'era capitato al suo predecessore, José Manuel Barroso - di agire solo in funzione della sua riconferma.

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jean claude junckercommissione ue junckerkatainen commissione ue





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