Vertice a Bruxelles, l'alleanza tra FI e Lega non piace al Ppe
Durante il vertice del Ppe a Bruxelles il segretario Daul ha detto chiaramente a Berlusconi che una alleanza con gli euroscettici della Lega é inaccettabile
"Caro Silvio, saremo con te fintanto che la tua coalizione sarà davvero europeista". Con queste parole Joseph Daul, presidente dei popolari europei, ha salutato il discorso che ieri il Cavaliere ha tenuto davanti ai leder del Ppe riuniti a Bruxelles in vista del Consiglio europeo. E il riferimento non puó che essere alla Lega Nord di Matteo Salvini che nonostante abbia smorzato i toni rimane il secondo partito euroscettico del nostro Paese, appena dietro al Movimento 5 Stelle.
Berlusconi parla davanti ad una platea semi-vuota
L'ex Cavaliere, arrivato a Bruxelles con la promessa di convincere Angela Merkel a cambiare posizione sul tema dell'immigrazione e ad assegnare l'Ema a Milano, non é riuscito nel suo intento. Dopo due ore di vertice ha preso la parola, ma i big del Ppe erano già usciti dalla sala. Merkel, Tusk e Juncker hanno lasciato gli scranni per seguire temi piú urgenti, come la crisi in Spagna. Le tensioni in Catalogna hanno toccato ieri un altro picco di pericolositá e il primo ministro iberico ha voluto un incontro con Merkel e i leader delle istitutzioni europee per definire una strategia comune.
Berlusconi: il Centrodestra al 35%
L'avvertimento di Daul, come detto, si riferiva al ticket FI-Lega Nord. E infatti nel pomeriggio, parlando con gli eurodeputati azzurri, l'ex Cavaliere ha voluto fare un pronostico: vinceremo con il 35% dei voti, il 20% lo prenderemo noi e il 15% il Carroccio. E Salvini fa sapere che se andrà al governo i rapporti con l'Europa cambieranno radicalmente. Proprio quello che spaventa il Ppe e che ha portato ad un semi-isolamento diBerlusconi a Bruxelles.