L'olio siciliano diventa Igp. Hogan: "Grande opportunità"
Bruxelles ha riconosciuto l'Indicazione geografica protetta (Igp) all'Olio Extravergine d'Oliva Sicilia
Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Unione europea l'indicazione Igp, Indicazione geografica protetta, 'Olio Extravergine d'Oliva Sicilia'. Da oggi, insomma, l'olio siciliano esce dall'anonimato e viene riconosciuto come prodotto di eccellenza. E il "certificato di nascita" del prestigioso marchio arriva proprio nel giorno dell'evento/degustazione organizzato al Parlamento di Bruxelles, alla presenza del commissario europeo all'Agricoltura Phil Hogan, per festeggiare il riconoscimento di qualita' che, per la prima volta dall'istituzione delle nuove e piu' restrittive regole dei disciplinari, premia un olio italiano.
Da Hogan sono arrivate le congratulazioni per la registrazione del marchio, una marcia in piu' per uno dei prodotti simbolo dell'agroalimentare siciliano: "L'Unione europea e' impegnata nel riconoscimento, nella tutela e nella promozione della proprieta' intellettuale dei prodotti di alta qualita' attraverso un sistema di indicazioni geografiche. Oggi gli agricoltori siciliani e i produttori di olio possono essere fieri di avere prodotti di alta qualita' che possono aspirare a tale riconoscimento. Il settore agricolo - continua Hogan - e' di importanza cruciale per l'Europa e in particolare per le nostre comunita' rurali e per gli agricoltori. Il processo per il riconoscimento dell'olio extravergine di oliva siciliano e' importante e mostra il meglio dei nostri prodotti agroalimentari promuovendo una visione europea dei nostri territori e dei produttori".
Il marchio Igp certifica che la coltivazione, la molitura e tutto il processo di produzione viene realizzato in Sicilia e cio' rappresenta una doppia tutela: per i consumatori che sono messi al riparo delle frodi grazie alla tracciabilita' lungo tutta la filiera e per il settore produttivo siciliano, che vede riconosciuta l'eccellenza del suo olio. La Sicilia produce circa 50 mila tonnellate all'anno di olio extravergine d'oliva, di queste solo il 10% e' destinato all'esportazione. "Rilanciare e incrementare questa quota di export, oggettivamente molto bassa, e' l'obiettivo da raggiungere e per questo il marchio Igp e' determinante", dice Michela Giuffrida, eurodeputata Pd e unico membro siciliano della Commissione agricoltura, "mi auguro dunque che questo sia l'avvio di un percorso che punta a costruire un'economia vincente partendo proprio dalle tipicita' del territorio e sfruttando un brand, quello siciliano, che e' conosciuto in tutto il mondo".