Macron alla Cina: "Aprire i mercati". Colossale accordo su nucleare e...
Macron in Cina: il presidente francese chiede a Xi Jinping l'apertura dei mercati e diritti umani ma intanto chiude colossali accordi economici
Macron a Pechino: aprire la Francia agli investimenti cinesi in cambio di un accesso più ampio delle aziende transalpine al mercato di Pechino, mettendo in guardia che la permanenza degli squilibri commerciali porteranno a rafforzare il protezionismo ovunque nel mondo. E' quanto ha offerto il presidente francese Emmanuel Macron al suo omologo cinese Xi Jinping al termine del summit alla Grande sala del popolo durante il suo viaggio di Stato a Pechino.
Macron ha trovato anche l'occasione per accennare ai diritti umani, parlando "di dialogo e di rispetto delle differenze". Nel frattempo Francia e Cina hanno in realtà già avviato un profondo discorso comune. Parigi e Pechino hanno infatti firmato un accordo per la costruzione da parte del gruppo transalpino Areva di un centro di riprocessamento del combustibile nucleare in Cina. Un "memorandum d'accordo commerciale" in tal senso è stato firmato al Palazzo del popolo in presenza di Macron e di Xi Jinping. L'accordo, provvidenziale per il gruppo nucleare in difficoltà Areva, potrebbe superare i 10 miliardi di euro.
E si muovono anche le grandi aziende francesi. L'amministratore delegato di Airbus, Fabrice Bregier, durante la visita ufficiale in Cina insieme a Macron, proporrà di aumentare la produzione di A320 nello stabilimento di assemblaggio finale di Tianjin, aumentandola da 4 a 5 aerei al mese. Il costruttore prevede inoltre di firmare un accordo di vendita di cento aeromobili al China aircraft leasing group, del valore totale di dieci miliardi di dollari. Entro il 2024 la Cina diverrà il più grande mercato dell'aviazione mondiale e nei prossimi venti anni avrà bisogno di oltre seimila nuovi aerei passeggeri e merci.
Sempre sul fronte economico, Macron ha fatto sapere che la Cina toglierà completamente "entro sei mesi" l'embargo sulla carne bovina francese imposto dal 2001, in seguito alla crisi della mucca pazza. I due paesi hanno firmato un accordo che prevede "l'apertura dell'accesso della carne bovina (sul mercato cinese) con una soluzione totale entro sei mesi" dell'embargo imposto da Pechino, ha affermato l'inquilino dell'Eliseo.
Infine, Francia e la Cina hanno firmato anche un accordo per aprire un Centro Pompidou d'arte contemporanea a Shanghai. La nuova galleria si chiamerà Centro Pompidou Shanghai. L'accordo prevede anche l'organizzazione di una edizione della Mostra fotografica di Arles nella città di Xiamen (Est della Cina).