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Affari Europei
Macron senza quid, vincono Putin e Xi. Il futuro dell'Europa senza la Merkel

IL FUTURO DELL'EUROPA SENZA ANGELA MERKEL: CHI AL SUO POSTO?

Angela Merkel ha mollato la presa. Il timone dell'Europa passa di mano, anche se non si sa ancora di chi. Di sicuro non ci sarà più la forte impugnatura della cancelliera, che comunque la si voglia considerare non si può non riconoscere che abbia caratterizzato una lunga stagione politica non solo tedesca ma anche continentale. La sua figura ha sicuramente creato molte polemiche per il Berlinocentrismo dell'Ue ma allo stesso tempo ha garantito una certa stabilità istituzionale. Ora però il tempo di Frau Merkel è giunto al termine, la sua popolarità è ai minimi termini e il suo annunciato passo indietro (pur se rimandato a fine mandato, sempre che davvero il suo malandato esecutivo riesca ad arrivarci), apre per forza di cose una nuova agognata stagione politica a livello europeo. E si inizia a pensare a chi potrebbe occupare quello spazio di potere in cui lei e Berlino hanno sempre banchettato negli ultimi anni, anzi negli ultimi lustri.

IL FUTURO DELL'EUROPA SENZA ANGELA MERKEL: MACRON NON HA IL QUID

Il nome che sembrava più ovvio fino a qualche tempo fa risuonava in francese: Emmanuel Macron. Il giovane presidente francese, dopo la vittoria delle elezioni nella primavera del 2017, sembrava destinato a grandi cose non solo in madrepatria ma anche in campo europeo. Il suo ambizioso piano di riforme dell'Ue è rimasto però solo sulla carta e il presidente si è avvitato in una serie di gaffe e autogol in casa sua che lo stanno mettendo in gravissima difficoltà. I francesi si sono già pentiti di averlo eletto e non passa giorno senza una dura contestazione nei suoi confronti. Anche a livello internazionale, per forza di cose, Macron ha perso slancio e lui non è riuscito a creare quell'asse riformista a cui aveva sempre mirato. Insomma, per dirla alla Silvio Berlusconi con Angelino Alfano, Macron sembra proprio non abbia il quid per prendere il posto di Frau Merkel.

IL FUTURO DELL'EUROPA SENZA ANGELA MERKEL: SPAZIO AI SOVRANISTI

E allora che cosa può succedere in un'Europa che resta senza timoniere? Può succedere che le prossime elezioni europee di maggio portino una ventata completamente nuova con un ribaltamento dei tradizionali rapporti di forza. Ppe e socialisti sembrano in agonia, mentre i sovranisti prendono quota un po' in tutto il continente. Matteo Salvini può allora ergersi a scudiero del nuovo annunciato asse transnazionale sovranista, che comprenderebbe anche Marine Le Pen e lo svedese Jimmie Akesson. Ma la sorte di questa alleanza è resa incerta dalle frizioni delle ultime settimane tra Italia e Austria. Kurz, ma anche l'Afd tedesca, hanno preso le distanze dal governo italiano. L'alleanza sui migranti non basta. Se si parla di finanze Austria e Germania, anche nelle loro espressioni sovranisti sono ultra rigoriste. E allora l'asse sovranista potrebbe nascere zoppo.

IL FUTURO DELL'EUROPA SENZA ANGELA MERKEL: VINCONO PUTIN E LA CINA

In uno scenario senza una guida forte e con un'asse sovranista che mieterà successi alle urne ma difficilmente potrà unirsi e fare fronte unico, ecco allora che i veri vincitori dopo l'addio della Merkel potrebbero venire da fuori, e in particolare da Oriente. Già, perché il motto divide et impera viene utilizzato con grande sagacia da tempo da Vladimir Putin e Xi Jinping. Russia e Cina hanno tutto da guadagnare da un'Europa più debole. Mosca dal punto di vista politico, Pechino dal punto di vista economico, potrebbero essere i veri trionfatori. Senza l'argine Merkel, che ha sempre rappresentato un "muro" virtuale tra Europa dell'Est e Russia, i paesi di Visegrad potrebbero finire sempre più nella sfera di influenza russa. Allo stesso modo, le iniziative di contenimento degli investimenti cinesi messi in piedi da Bruxelles potrebbero subire una brusca frenata con aperture sempre più incondizionate agli yuan del Dragone. Il baricentro dell'Europa può davvero spostarsi a Est.

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