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Affari Europei
Manovra, Conte: "Ue? Niente scontri". Salvini: "Abbiamo il 60% dei consensi"

MANOVRA: CONTE, CON UE NIENTE SCONTRI, CONFRONTO CORAGGIOSO

"Nel 2020 porteremo il rapporto deficit/Pil al 2,1% e nel 2021 scenderemo all'1,8%; avremo un miglioramento del rapporto debito/Pil che ora veleggia sopra il 130% e nel 2020 si attesterà al 126,5%". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non arretra da queste cifre e in un colloquio con la Stampa dice che con l'Europa "intendiamo confrontarci in modo serio, razionale e coraggioso". Il premier conferma che "dal primo marzo partiremo con il reddito di cittadinanza". E ai genovesi assicura: "Faremo di tutto per consegnargli il ponte entro la fine del 2019". Alle critiche in Uesulla manovra, Conte replica che "se vantaggiosa per gli italiani sarà vantaggiosa anche per l'Europa. Non vedo contrapposizioni. La verità è che questa riforma consentirà al nostro Paese di recuperare un tasso di crescita significativo e di realizzare uno sviluppo sociale nel segno dell'equità". 

Quanto alle affermazioni di Salvini sul presidente della Commissione, "io rispetto Juncker e in Europa ci siamo e siamo felici di restarci, diciamo che personalmente giudico provvido adoperare un linguaggio più prudente oggi che serve il dialogo. Ma chiedo a tutti di stare ai fatti e di fare riferimento alle azioni del governo e alle dichiarazioni ufficiali e non alle affermazioni provocatorie o strappate per strada. E noto che neppure i leader europei si tirano indietro dalle polemiche". Il reddito cittadinanza, aggiunge il presidente del Consiglio, "non sarà forse il volano della crescita. Ma aiuta le persone. Non la classe media, magari. Ma chi non ce la fa. E' una misura di equità e giustizia sociale: per questo governo è una priorità". Sul fronte della relazioni internazionali, "ho invitato Macron a Palermo per un vertice con la Libia. Con il presidente francese ci sono delle differenze di vedute, ma il rapporto personale è buono - assicura - Ognuno vuole fare ciò che è meglio per il proprio paese. Ed è esattamente con questo spirito che vedrò Putin a Mosca. Lo considero un interlocutore fondamentale". 

DEF: SALVINI A MOSCOVICI E JUNKER, ABBIAMO 60% VOTI ITALIANI 

Il vice premier Matteo Salvini ribatte "ai toni di alcuni signori" in Europa, "come questo commissario Moscovici" che ieri ha detto che in Italia c'è un governo 'euroscettico e xenofobo' o del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker "che dice che facciamo la fine della Grecia". Parlando a Radio Anch'io su Rai Radio 1, Salvini replica alle critiche facendo osservare che "questo governo ha il gradimento del 60% degli italiani". Ma lo scontro sull'asse Roma-Bruxelles non potrebbe essere pericoloso? "Ragazzi, chiedetelo a chi è a Bruxelles e passa le giornate ad insultare questo governo", risponde il ministro dell'Interno. E sul lapsus del vice premier Luigi Di Maio, che ha detto 'vogliamo costringere l'Ue a dire di no alla manovra', Salvini afferma: "preferisco essere promosso che bocciato". 

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