Marine Le Pen posta immagini dell'Isis. Incriminata per diffusione di violenza
Francia, Marine Le Pen incriminata per aver postato immagini di vittime dell'Isis
Francia: postò immagini di vittime dell'Isis, Marine Le Pen incriminata
"E' il mondo alla rovescia": la leader del Front National, Marine Le Pen, ha reagito così alla notizia di esser stata incriminata per aver postato su Twitter a fine 2015 tre immagini sulle atrocità dell'Isis. In base alla legge francese, far circolare messaggi violenti che incitano a terrorismo, pornografia o che ledono gravemente la dignità umana e possono essere visti da un minorenne è un crimine punibile fino a tre anni di carcere e una multa fino a 75mila euro. Le Pen aveva postato una foto che mostrava il corpo di James Foley, giornalista americano, il primo decapitato dal famigerato Jihadi John il 19 agosto 2014, un'immagine di un prigioniero dell'Isis in tuta arancione ucciso da un carro armato e una terza di un altro prigioniero - il pilota giordano Muath Kasasbeh - bruciato vivo a febbraio del 2015 in una gabbia. E a corredo delle immagini aveva scritto, "Daesh è questo", usando l'acronimo arabo.
Marine Le Pen: "Il mondo va alla rovescia"
La leader del Fn aveva poi tolto la foto di Foley su richiesta della famiglia del reporter, sostenendo che non era a conoscenza della sua identità. "Sono stata incriminata per aver condannato gli orrori di Daesh: in altri Paesi questo mi avrebbe fruttato una medaglia", ha commentato la Le Pen. Ad aprire la strada alla decisione odierna del giudice di Nanterre era stata l'Assemblea Nazionale che lo scorso novembre aveva approvato la revoca dell'immunità parlamentare della Le Pen. Un'iniziativa che all'epoca la leader del Fn aveva condannato come "decisione politica di basso livello", annunciando la morte della "libertà d'espressione e di denuncia". Il Parlamento francese aveva già adottato a settembre 2017 un'identica misura nei confronti di un altro deputato del Fn, Gilbert Collard, per tweet simili contenenti immagini dell'Isis.