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Affari Europei
Merkel dice addio alla politica (dal 2021). Le conseguenze in Germania e Ue

ELEZIONI ASSIA, ANGELA MERKEL AL CAPOLINEA (MA LEI PROVA A RINVIARLO AL 2021)

Auf Wiedersehen, Frau Angela. Dopo mesi appesa a un filo è arrivata l'ultima spallata: la Merkel cade giù. Le elezioni in Assia sono state solo l'ultima goccia di un vaso già pieno di delusioni per la cancelliera: dal tonfo alle elezioni politiche del settembre 2017 alle clamorose difficoltà nella formazione del governo, arrivato con una riedizione della Grande Coalizione dopo una lunghissima fase di difficili trattative. Poi un esecutivo debole, nel auale lei ha dovuto sempre venire a patti con l'Spd e la Csu di Seehofer, senza riuscire a imporre una sua agenda e perdendo vistosamente di credibilità e appoggio dal popolo tedesco.

ANGELA MERKEL PORTA LA CDU AI MINIMI STORICI DAL 1966

Popolo tedesco che ha deciso di punirla severamente alle urne. Prima con le elezioni in Baviera, poi con le elezioni in Assia. Due Landern chiave nei quali la Cdu è crollata sotto i colpi del malcontento generale, arrivando ai minimi storici che non toccava dal lontano 1966. Mentre l'Afd e i Verdi continuano la loro ascesa, i partiti tradizionali e in particolare il dinosauro guidato dalla Merkel continua a scendere. Il tutto mentre anche all'interno del suo stesso partito cresce la fronda.

MERKEL SI RITIRA DALLA POLITICA NEL 2021 (O PRIMA?)

In questo lunedì di fine ottobre la Merkel non poteva che trarre le inevitabili conclusioni. Il suo tempo è scaduto. Sia in Germania sia in Europa, dove alle elezioni del prossimo maggio i sovranisti rischiano di spazzare via la vecchia impalcatura Berlinocentrica. Ed ecco allora il passo indietro, annunciato in anticipo di tre anni. La Merkel ha infatti dichiarato apertamente che non si ricandiderà alla guida della Cdu e alla guida della Germania. Questo mandato da  cancelliera, che scade nel 2021, sarà dunque l'ultimo. Ancora tre anni di orizzonte, sempre che questo affannato e ormai impopolare governo resista così a lungo.

LA CORSA ALLA SUCCESSIONE NELLA CDU

E ora che succede? Sul fronte interno, si accende la corsa alla successione di quella che comunque ha guidato la Germania per anni, anzi lustri. "Non sono nata cancelliera", ha detto la Merkel. Anche se complici i quattro mandati consecutivi sembrerebbe quasi di sì. Il segretario generale Annegret Kramp-Karrenbauer sembra il nome più caldo per la successione della Merkel alla guida della Cdu. Se la dovrà vedere con il ministro della Salute, Jens Spahn, e il presidente della Renania settentrionale-Vestfalia, Armin Laschet. Da non trascurare anche Merz, esponente Cdu ritiratosi dalla politica attiva dopo i ripetuti scontri con la Merkel. 

GERMANIA, SI TORNA AL VOTO? EUROPA APERTA AL RINNOVAMENTO SOVRANISTA

Per quanto riguarda il governo, l'esecutivo appare sempre più delegittimato. Con quale credibilità la Merkel potrà governare altri tre anni se non ha più l'appoggio dei cittadini, degli alleati (anche loro in caduta libera) e del suo stesso partito? L'ipotesi del ritorno alle urne non è più così lontana. Sarà interessante capire anche le conseguenze sull'Unione europea. La Merkel ha annunciato che non mira alla presidenza della Commissione europea e alla successione di Juncker. Ma siamo sicuri che non accetterà un qualsiasi ruolo all'interno delle istituzioni comunitarie? Nel frattempo, sembra proprio che la strada possa essere spianata per la riforma dell'Ue auspicata dai sovranisti.

 

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