Merkel verso un governo coi Liberali. Un incubo per l'Italia in Europa
Dopo il voto in Germania probabile un governo tra Cdu e Liberali, difensori del rigore dei conti in Europa. Pessime notizie per l'Italia
A meno di una riedizione della grande coalizione tra popolari e socialisti, per l'Italia (e l'Europa mediterranea) si preannunciano tempi duri. Secondo gli ultimi sondaggi disponibili dalle elezioni di domenica Angela Merkel uscirà vincitrice, ma non avrá la maggioranza assoluta del Bundestag e quindi dovrá allearsi con altri partiti per poter governare. E a meno che Martin Schulz accetti nuovamente l'abbraccio mortale della Cancelliera, le altre opzioni in campo sono due: allearsi con i Liberali o con i Liberali e i Verdi.
Liberali rigoristi, un incubo per l'Italia
In entrambi i casi il governo targato Merkel subirà pesatemene le influenze dell'Fdp che per resistere alla concorrenza di Cdu e Afd ha dovuto radicalizzare le sue posizioni su temi come immigrazione e stabilità finanziaria nell'Eurozona. Tralasciando il tema dei migranti, su cui Merkel sembra voler tenere il punto andando verso una redistribuzione degli oneri all'interno dell'unione, sui conti pubblici si preannunciano batoste.
Christan Lindner, il nuovo segretario dei Liberali
Rimasti fuori dal Parlamento durante le scorse elezioni legislative, il ritorno in auge dei Liberali é dovuto al nuovo segretario Christan Lindner, che ha saputo attirare il consenso dell'elettorato con un programma pro libero mercato, anti immigrati e molto duro con l'Europa. Consulente d'impresa, Lindner ama le auto sportive e le dichiarazioni ad effetto. Nel Nord Reno Westfalia ha portato l'Fdp a raggiungere quota 12,6% dei consensi, mentre al Bundestag é dato intorno al 7%. Alla Bild ha dichiarato recentemente che tutti i rifugiati dovrebbero essere rispediti a casa loro una volta che nei rispettivi paesi sarà tornata la pace perché non esiste un diritto umano "che garantisce la scelta del luogo di residenza nel mondo".
Niente Europa paternalista, rigore per tutti
Lindner, oltre a considerare l'annessione della Crimea da parte della Russia una cosa normale, é anche contrario ad una concezione dell'Europa "paternalista". Le sue dichiarazioni sulla Grecia sono state durissime, secondo i leader dei Liberali Atene dovrebbe lasciare l'Unione europea perché i soi conti non sono sostenibili. Inoltre ritiene che la flessibilità concessa ad alcuni Stati europei sia stato un enorme errore e che il rigore dei conti debba essere applicato alla lettera. E' favorevole ad una Europa a piú velocitá, ma non nel modello pensato da Merkel e Macron, piuttosto come una Europa di serie A e di serie B, in cui le economie piú forti sono libere di avanzare senza curarsi di chi é rimasto indietro. Insomma, se il suo partito entrerá nel governo Merkel gli spazi di manovra per il governo Gentiloni a Bruxelles si ridurranno notevolmente.