Merkel vince in Ue e perde in Germania. Spd contro Ursula,coalizione a rischio
La Germania conquista la presidenza della Commissione Ue ma potrebbe rimetterci il governo
PER MERKEL VITTORIA EUROPEA MA SCONFITTA TEDESCA
Berlino sul tetto d'Europa. Non solo a livello figurato come nelle scorse legislature comunitarie, ora anche concretamente, con Ursula von der Leyen che è stata ufficialmente nominata presidente della Commissione europea dopo Jean Claude Juncker al termine di una votazione sofferta nella quale la delfina di Angela Merkel ha portato a casa il risultato per una manciata di voti. Ma la vittoria sul piano europeo potrebbe portare, per la cancelliera, una sconfitta su quello interno.
L'SPD NON CAMBIA IDEA E VOTA CONTRO VON DER LEYEN PER PROVARE A RILANCIARSI IN GERMANIA
Già, perché l'Spd non ha ammorbidito le sue posizioni e non ha cambiato idea come sperava Merkel, votando no a von der Leyen andando anche contro l'indicazione del gruppo socialista al parlamento europeo, gruppo di cui l'Spd fa parte. Il niet del centrosinistra tedesco ha un valore soprattutto interno, nel quale il partito sta cercando faticosamente di costruirsi una nuova immagine dopo il fallimento alle urne, prima alle politiche del settembre 2017 e poi soprattutto alle europee dello scorso maggio.
I VERDI FANNO SALTARE IL PIANO B DI MERKEL
La Merkel aveva già pronto il piano B, prevedendo la possibile presa di posizione ostile dei socialisti tedeschi sulla sua candidata, iniziando a tessere la tela per una sorta di cambio della guardia all'interno della grande coalizione tra Spd e Verdi, partito tra l'altro in grandissima ascesa in Germania e non solo. Ma anche il piano B è venuto meno, visto che anche il partito ambientalista, così come la sua coalizione europea, ha deciso di votare contro von der Leyen. E ora Merkel rischia davvero di aver vinto la battaglia in Europa ma di perdere quella in Germania.
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