Migranti e fondi strutturali, la grande guerra a Bruxelles
La Commissione Ue prova ad ammorbidire i Paesi dell'Est sul tema dei migranti minacciando un taglio ai fondi strutturali
IL LEGAME TRA MIGRANTI E FONDI STRUTTURALI
Migranti, così l'Ue taglia 25 mld all'EstMentre gli occhi dell'opinione pubblica nazionale ed europea sono fissi sul Mediterraneo e sui barconi dei migranti, a Bruxelles si sta combattendo una battaglia che avrà un effetto profondo sull'approccio dell'intera Europa alla questione immigrazione. La Commissione europea ha infatti presentato circa un mese fa la sua proposta di bilancio pluriennale. In altre parole come i soldi europei saranno spesi dal 2021 al 2027. E in questa proposta, che ai più potrebbe apparire come una scelta tecnica, si leggono volontà politiche profonde.
LA COMMISSIONE TAGLIA I FONDI STRUTTURALI
Bruxelles ha deciso di tagliare del 7% il budget ai fondi strutturali, i soldi che vengono dati alle regioni più svantaggiate per 'mettersi in pari' con il resto dell'Europa, e di inserire risorse aggiuntive per alcune politiche, tra cui quella migratoria. Le due voci sembrerebbero non avere nessi in comune, ma solo ad un primo sguardo.
A BRUXELLES E' BATTAGLIA SUI FONDI STRUTTURALI
Da primo ministro Matteo Renzi minacció i Paesi dell'est Europa di tagliare i fondi strutturali nel caso si fossero rifiutati di accettare il ricollocamento dei migranti. Il fronte di Visegrad si fece una bella risata visto che nessuno a Bruxelles aveva il potere di legare migranti e flussi migratori. Almeno fino ad oggi. Già, perché il nuovo Bilancio pluriennale taglia il budget destinato ai fondi strutturali. E i maggiori beneficiari di questi fondi sono, per l'appunto, i Paesi dell'est che dopo l'entrate nell'Unione europea avevano bisogno di dare una scossa alle loro economie.
FONDI STRUTTURALI E MIGRANTI, TAGLI INCROCIATI
Si parla di 25 miliardi di euro a cui Polonia, Ungheria&Co dovrebbero dire addio. Anche l'Italia vedrebbe una riduzione delle risorse, ma grazie a norme ad hoc i trasferimenti verso il nostro Paese invece di diminuire crescerebbero. Già, perché per calcolare i trasferimenti non si guarderà solo al Pil, ma anche a parametri come disoccupazione giovanile ed emergenza migranti.
SUI FONDI TRATTATIVA APERTA A BRUXELLES
Insomma, per Bruxelles la questione migranti é centrale e ha usato le armi in suo possesso per 'punire' i Paesi dell'Est che si sono rifiutati di aiutare Italia, Grecia e Spagna. Il problema é che quella della Commissione é solo la proposta di partenza, che ora dovrà essere approvata da tutti gli Stati membri. E i Paesi dell'Est, c'é da giurarsi, daranno battaglia. E si spera che il governo italiano sappia creare la rete di alleanze necessaria a Bruxelles per evitare che venga ridimensionata.