Migranti, foreign fighter in Europa coi barconi? Frontex rafforza i controlli
Frontex lancia l'allarme sul flusso dei migranti. "Rischio foreign fighter". Sbarchi sospetti da Algeria e Tunisia, rafforzati i controlli
Frontex, rischio foreign fighter, rafforzati controlli sul flusso dei migranti
Frontex ha rafforzato l'attivita' di controllo, nelle sue operazioni, per evitare il rientro dei foreign fighter in Europa attraverso il flusso dei migranti. E' stato fatto anche con l'operazione Themis, nel Mediterraneo centrale, anche alla luce di sbarchi di piccoli gruppi in arrivo da Tunisia e Algeria, verso le coste di Sardegna e Italia meridionale, in precedenza sfuggiti alle maglie dei controlli.
Sbarchi sospetti di piccoli gruppi da Algeria-Tunisia
Quello del rientro dei foreign fighter "e' un rischio", spiega il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri all'Ansa, "non ci sono casi documentati". In particolare, sono stati osservati "piccoli gruppi di migranti in arrivo dalla Tunisia e dall'Algeria verso Sardegna e l'Italia del sud. Per questo abbiamo aumentato la capacità di intercettazione, accrescendo la consapevolezza su questo possibile rischio". Secondo dati di intelligence, citati da Frontex, sono circa 5000 i foreign fighter andati a combattere nei teatri di crisi. Circa il 30% di questi sono tornati in Ue o ci hanno provato.