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Affari Europei
Migranti, il Belgio chiude le frontiere. Rischio ondata dalla vicina Calais

Il Belgio ha annunciato il ripristino temporaneo dei controlli alla frontiera con la Francia, per far fronte a un eventuale flusso di migranti in fuga dalla "giungla" di Calais. "Abbiamo informato la Commissione europea che abbiamo temporaneamente sospeso Shengen" ha dichiarato il ministro dell'interno belga, Jan Jambon.

VIENNA - Intanto l'Austria ha chiuso i propri confini meridionali, il regime delle 80 richieste massime di visto giornaliere da parte dei migranti e' gia' in atto e allo storico valico di frontiera tra Austria ed Italia di passo Brennero fervono i preparativi per introdurre i controlli su mezzi, cose e soprattutto persone. Dopo l'annuncio del capo della polizia del Tirolo, Helmut Tomac, che ha assicurato per aprile la completa operativita' dei controlli, oggi il ministro delle Finanze austriaco Hans Joerg Schelling ha spiegato che "per i controlli alle frontiera del Brennero ci sara' un rinforzo di 100 uomini specializzati". Si tratta di un contingente molto simile a quello che c'era prima del 1995, anno dell'ingresso in vigore degli Accordi di Schengen.

Nella giornata di domani la polizia del Tirolo presentera' il piano di management di confine del Brennero al ministero dell'Interno di Vienna. I controlli saranno effettuati sulla strada statale, sull'autostrada e alla stazione di Brennero. Saranno istituite corsie dedicate e saranno installati container per effettuare gli accertamenti. La frontiera tornera' operativa anche in altri valici come quello di passo Resia (Nauders) e Prato Drava (Sillian). A partire da maggio saranno maggiormente presidiati anche i confini attualmente chiusi per la stagione invernale cioe' quello di passo Rombo in Alta Val Passiria e di passo Stalle in Val Pusteria. Il governatore del Tirolo, Guenther Platter, oggi in una conferenza stampa ad Innsbruck ha affermato che con "l'introduzione dei controlli ci saranno limitazioni e ritardi ma si fara' in modo di limitarli".

NATO - La Nato intende contribuire alla gestione della crisi dei migranti. Lo ha detto il segretario generale della stessa Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, in audizione in commissione Affari esteri del Parlamento europeo. Il ruolo della Nato e' stato piu' volte invocato dagli Stati membri dell'Ue in queste settimane, con Stoltenberg che garantito di "essere al lavoro per la necessaria cooperazione tra Nato ed Unione europea" nella gestione della crisi. In tale ottica "sono in contatto con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e con l'Alto rappresentante dell'Ue, Federica Mogherini". Stolteberg ha ricordato che lo Standing Maritime Group e' gia' stato attivato, con navi in azione nel mar Egeo. "Le nostre navi aiuteranno i nostri alleati Grecia e Turchia".

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