Migranti, proposta di Macron a Conte: più Frontex, quote, superamento Dublino
Ecco l'offerta di Macron a Conte sui migranti. Ma si parla anche di sicurezza, difesa e fondi Ue
L'offerta di Macron a Conte: superamento di Dublino, quote sui migranti e più Frontex
Parigi tende la mano a Roma. Dopo lo scontro durissimo dei giorni scorsi, il vertice tra Macron e Conte a Parigi ristabilisce un clima quantomeno di cordialità. Il presidente francese ha deciso di offrire un piano sui migranti al presidente del consiglio italiano. Forse non abbastanza, ma un primo passo di disgelo dopo il caso Aquarius. In particolare, Macron proporrà il superamento del regolamento di Dublino, la stessa cosa voluta dal governo M5s-Lega. Non solo. L'Eliseo vuole offrire un piano per un mix di quote volontarie e obbligatorie di accoglienza, per sgravare l'Italia. Resta da vedere se però tutti i paesi metterebbero in pratica un piano del genere, vista la già negativa esperienza con il precedente sistema. Macron vuole anche il potenziamento di Frontex per rafforzare le frontiere esterne dell'Ue, altro tasto su cui punta molto Salvini.
Gli altri nodi oltre ai migranti
Ma oltre al delicato e cruciale 'nodo' dell'immigrazione, sul tavolo di Conte e Macron ci saranno anche altri temi dal momento che si tratta di un vertice preparatorio per il Consiglio europeo di Bruxelles fissato il 28 e il 29 giugno che vedrà in agenda anche sicurezza e difesa; lavoro, crescita e competitività; innovazione e digitale; e infine, ma non per importanza, anche i fondi pluriennali di lungo termine per il periodo dal 2021 al 2027. La riforma della governance dell'eurozona. Nell'ambito di questi bilaterali propedeutici, si inserisce anche l'incontro di lunedi' sera a Berlino con Angela Merkel.
La tensione prima del vertice
Il vertice bilaterale di Parigi ha rischiato di saltare fino all'ultimo a causa dello scontro diplomatico tra Italia e Francia degli ultimi giorni. Il governo italiano ha portato avanti una linea ferma dopo le parole arrivate dall'Eliseo - "Italia cinica" e comportamento "vomitevole" per la decisione di chiudere i porti alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo - e ha chiesto scuse ufficiali alla Francia: in primis con il ministro dell'interno Matteo Salvini ("senza scuse ufficiali è giusto che Conte non vada") e poi, secondo quanto trapelato da palazzo Chigi, con Conte stesso, in questo supportato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quando la trasferta sembrava ormai tramontata - anche se non c'è mai stata l'ufficialità dell'annullamento proprio per mantenere uno spiraglio nel dialogo tra i due paesi - è arrivata la telefonata di Macron, nella tarda serata di mercoledì. Un segno di disgelo essenziale per poter ripristinare un clima cordiale nelle relazioni tra i due paesi. Giovedì Conte ha sostenuto che "il caso è chiuso" prendendo atto che nel corso della telefonata, ricevuta mercoledì sera dal collega francese, il presidente Macron "ha tenuto a chiarire subito che non sono sue le parole gravemente offensive nei confronti dell'Italia e degli italiani uscite nei giorni scorsi". Non proprio scuse ufficiali, ma tanto basta per confermare il vertice e provare a trovare un terreno comune.