Nomine Ue, Merkel e Macron vittoriosi. Parlamento Ue e Italia sconfitti
Alla fine la fumata bianca é arrivata. Ursula von der Leyen, tedesce e fedelissima di Angela Merkel, sarà il nuovo presidente della Commissione europea. Charles Michel, ex premier belga ed esponente liberale andrà al Consilgio Ue. Mentre Josep Borrell, socialista spagnolo vicino a Sanchez, sarà il nuovo Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea. E infine, a novembre, Christine Lagarde sarà incoronata Governatrice della Banca centrale europea.
UN VITTORIA PER ANGELA MERKEL
Nonostante i pronostici infausti e le voci su un precario stato di salute Angela Merkel ha messo a segno una sua personale vittoria facendo salire una sua fedelissima alla guida dell'esecutivo comunitario. Ursula von der Leyen, sette figli, già ministro della Famiglia e attuale ministro della Difesa é sempre stata al fianco della Cancelliera e saprà difendere gli interessi della Germania da Bruxelles.
VINCE ANCHE EMMANUEL MACRON
Anche Macron puó dirsi soddisfatto. Primo, perché il ticket Parigi-Berlino ha retto. Secondo, perché é sua la presidenza della Bce, una delle Istituzioni chiave dello scacchiere comunitario. Certo il nome di Christine Lagarde, oggi al Fondo Monetario Internazionale, viene percepita come quella di un tecnico super partes, ma é indubbio che avere un volto amico a Francoforte é utile. Macron é stato abile a sottrarre a Berlino la Bce, eventualitá temuta da piú di un Paese, e farla propria lasciando a Merkel la Commissione.
PERDE IL PARLAMENTO UE...
A non potersi dire soddisfatti sono il Parlamento europeo e l'Italia. Il primo perché aveva sempre sottolineato la necessità di eleggere uno spitzenkandidaten alla presidenza della Commissione. E di quelli usciti dalle urne (Weber, Timmermans, Vestager, Keller...) nessuno ha oggi un ruolo a Bruxelles. Bisognerà vedere domani chi eleggerá il Parlamento (Weber può avere qualche speranza) ma non si puó certo dire che sia una vittoria.
L'ITALIA....
L'Italia é il grande Paese sconfitto. Dei grandi Stati infatti é l'unico che non porta a casa nulla visto che la Spagna ha incasellato il nome di Josep Borrell come Alto rappresentante della politica estera Ue. A meno che un italiano vada al posto di Antonio Tajani (si fa il nome di David Sassoli), ipotesi tutt'altro che semplice, il nostro Paese rimarrá a bocca asciutta e potrá sperare solo in un portafoglio di peso in Commissione. La velata minaccia arrivata dal nord al governo giallo-verde é stata attuata: un cordone sanitario é calato sull'Italia e il rischio é che non si prenda palla negli anni a venire.
...E L'EUROPA DELL'EST
A rimanere a bocca asciutta é anche l'Europa dell'Est che non porta a casa neppure una nomina di peso. Con il fatto che Charles Michel andrá al Consiglio, oggi in mano al polacco Donald Tusk, alla 'Nuova Europa' non spetta neppure una casella. Ecco perché in molti ritengono che la presidenza del Parlamento potrebbe andare a Sergei Stanishev, socialista bulgaro. In questo caso per l'Italia sarebbe una vera debacle.
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