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Affari Europei
Nord Stream, avvicinamento Italia-Russia. L'Ue: "Roma rispetti le regole"

Il raddoppio del gasdotto Nord Stream diventa sempre più un tema centrale a livello economico e geopolitico dentro l'Ue. Bruxelles avverte l'Italia pronta a inserirsi nel progetto: "Rispettare le regole". Eni allontana le voci di un ingresso nell'azionariato.

L'AVVICINAMENTO RENZI-PUTIN - E' già dal vertice dello scorso dicembre che era chiaro che a Matteo Renzi non andava giù la situazione legata a Nord Stream. In particolare l'atteggiamento della Germania non va giù al premier italiano, con Angela Merkel che da una parte si erge a paladina anti Mosca portando l'Ue alla proroga delle sanzioni economiche alla Russia e dall'altra con gli affari conclusi sul gas. Negli scorsi giorni si è registrato l'importante avvicinamento tra Roma e Mosca, con l'Italia pronta a reclamare un ruolo di primo piano nel raddoppio di Nord Stream. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto un lungo colloquio con il presidente russo, Vladimir Putin, al termine del quale sia Palazzo Chigi che il Cremlino hanno diffuso una nota che rimarcava il settore energetico come chiave di volta dello sviluppo delle relazioni fra i due Paesi.

L'AVVERTIMENTO UE - "A prescindere dalla partecipazione o meno dell'Italia al Nord Stream 2, questo deve rispettare le regole Ue" sui progetti energetici. Così fonti Ue dopo le indiscrezioni di stampa sulla richiesta del presidente russo Vladimir Putin al premier Matteo Renzi di partecipare al raddoppio del gasdotto in modo da renderlo un progetto maggiormente 'paneuropeo'. Di fatto, quindi, l'eventuale partecipazione di un altro o più stati membri non cambierebbe la posizione di Bruxelles. I leader, hanno aggiunto le fonti, sono "liberi di discutere", ma a Bruxelles finora non ci sono stati echi sulla questione. "Prendiamo nota di quanto riferito dalla stampa", ha dichiarato invece la portavoce all'energia della Commissione Ue, mentre la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha sottolineato che il progetto di raddoppio del Nord Stream è "una questione complicata e che noi consideriamo ancora aperta" con "preoccupazioni" e su cui "internamente" alla Commissione "ancora scambiamo parole e opinioni".

ENI SMENTISCE LE VOCI - Nel frattempo l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, smentisce le recenti indiscrezioni che ipotizzavano l'ingresso del gruppo nel progetto che prevede il raddoppio del North Stream. "Non abbiamo mai considerato e non considereremmo la partecipazione in North Stream", ha affermato Descalzi a margine di un evento del Fondazione Avsi. "Che poi Saipem - ha aggiunto Descalzi - possa lavorare come contrattista al North Stream ce lo auguriamo tutti, però questo è un discorso di Saipem". "Non abbiamo mai considerato e mai considereremo un ingresso in North Stream come azionisti - ha poi precisato Descalzi - perche' dal punto di vista logico e strategico noi non siamo una societa' che fa trasporto di gas o di petrolio, siamo una società che è nelle materie prime, esplora e produce oil e gas ed eventualmente sviluppa trasporti per il proprio gas e petrolio". "Quindi - ha concluso - è un fatto strategico e questo non e' il caso di North Stream, quindi la risposta mi sembra molto chiara".

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nord stream





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