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Affari Europei
Orban: “Apriamo ad Est”. Ma non per avere una Ue piú forte
Ungheria, referendum contro l'Unione

Quando l'Unione europea si allargò ad Est dopo la caduta del muro di Berlino e dell'Urss in pochi avrebbero pensato che a dare i maggiori problemi a Bruxelles sarebbe stata l'Ungheria, uno Stato con una solida tradizione democratica, una storia antica e ben ancorata all'Europa occidentale.

In Ungheria referendum contro i migranti e l'Ue

Eppure Orban é il grattacapo principale di Juncker ad Est. Tra poche settimane gli ungheresi saranno chiamati ad esprimersi attraverso un referendum sul piano di ricollocamento dei migranti deciso dal Consiglio Ue (e votato dalla stessa Ungheria) lo scorso anno dopo che centinaia di migliaia di migranti, soprattutto siriani, erano sbarcati in Grecia passando dalla Turchia.

E' prevedibile che gli ungheresi diranno di no all'accoglienza di alcune migliaia di richiedenti asilo ora ospitati in Grecia e in Italia. Sará un referendum scontato che Orban ha voluto soprattutto come referendum sull'Unione stessa.

Orban non é euroscettico, ma vuole una Europa light

Attenzione peró, Orba non é un euroscettico alla maniera di Farage. Non vuole uscire dall'Unione, anzi. Gli ungheresi sono fortemente europeisti, ma sono scettici sulla necessità di avere una Europa integrata su piú livelli. Il presidente ungherese vorrebbe avere invece una struttura sovranazionale che porti i benefici del commercio senza gli obblighi di solidarietá e assistenza.

Budapest vuole l'allargamento ad Est

Cosí mentre da un lato Budapest indice un referendum contro l'Unione dall'altro sta spingendo perché altri Paesi dell'est Europa entrino nell'Ue. Nei Balcani ci sono stati come la Serbia o il Montenegro che anelano di entrare nel club dei Ventotto. In questo modo Orban otterrebbe due effetti. Primo, rafforzare il peso dell'Europa dell'est a Bruxelles, ancora molto germanocentrica. E in seconda istanza annacquare lUnione stessa.

L'Europa é ormai a due velocitá

E' un dato di fatto che l'allargamento ad est alla fine del secolo scorso abbia portato ad un indebolimento dell'Europa. “Li abbiamo riempiti di soldi per sottrarli alla sfera di Mosca, ma non abbiamo insegnato loro cosa vuol dire essere europei”, sintetizza un funzionario a Bruxelles. Un ulteriore allargamento significherebbe un nuovo indebolimento con il nucleo duro dell'Unione, costituito da Francia, Italia e Germania, che stenta a tenere il tessuto comune unito.

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