Polonia, scontro totale con l'Ue: Bruxelles boccia la riforma della giustizia
Torna altissima la tensione tra Polonia e Unione europea
Polonia: Consiglio Europa boccia la riforma della giustizia di Varsavia
Torna altissima la tensione tra Polonia e Unione europea, tanto che a Varsavia si torna a sentir parlare di uscita dall'Ue. Le modifiche apportate dalla Polonia alla fine del 2017 in materia di giustizia, tra cui la legge sul Consiglio superiore della magistratura, la legge sulla Corte suprema e la legge sui tribunali comuni "non rispettano gli standard anti-corruzione del Consiglio d'Europa". Lo rende noto il Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d'Europa (Greco) in un rapporto pubblicato oggi. Il documento di 16 pagine è un rapporto preliminare e il Greco dovrebbe pubblicare più avanti nel corso dell'anno il risultato finale di una nuova valutazione più dettagliata, che terrebbe conto delle più recenti iniziative sulla riforma giudiziaria in Polonia, annunciate la scorsa settimana. La relazione preliminare si concentra su aspetti della legge 8 dicembre 2017 che modifica il Consiglio Superiore della magistratura, entrata in vigore nel gennaio 2018, e sulla legge dell' 8 dicembre 2017 che modifica la legge sulla Corte Suprema che entrerà in vigore il 2 Aprile 2018. Secondo il gruppo anti-corruzione del Consiglio d'Europa "c'è una eccessiva influenza legislativa sulla nomina dei membri del Consiglio della magistratura e il Greco raccomanda di limitare il ruolo del Parlamento polacco in questo settore e di garantire che almeno la metà dei membri di questo Consiglio, il cui ruolo principale e' quello di nominare i giudici, siano eletti dai loro pari".
Il nodo dei giudici della Corte Suprema
Il Gruppo del Consiglio d'Europa inoltre è "preoccupato per la questione del mandato dei giudici della Corte Suprema: la relazione critica l'istituzione di un sistema che rinnova de facto la composizione della Corte suprema, poiché l'abbassamento dell'età pensionabile - che interesserebbe un numero elevato di giudici in carica - è associato al potere del Presidente della Repubblica di estendere il mandato dei giudici. La sicurezza del lavoro è una salvaguardia essenziale per i giudici e la magistratura contro l'indebita influenza e la garanzia della loro indipendenza. Il Greco raccomanda che la nuova età pensionabile non venga applicata ai giudici attuali, in combinazione con disposizioni che consentono al potere esecutivo di estendere il mandato di tali giudici. Allo stesso modo, per i nuovi giudici della Corte suprema, dovrebbe essere garantito che qualsiasi estensione del loro mandato oltre l'eta' pensionabile sia priva di influenza politica". Il gruppo anticorruzione del Consiglio d'Europa invita inoltre la Polonia "a modificare le procedure disciplinari applicabili ai giudici della Corte suprema, in modo da escludere qualsiasi rischio di indebita influenza da parte dei poteri legislativi ed esecutivi su tali procedure". Inoltre, la relazione critica gli eccessivi poteri discrezionali del ministero della Giustizia sul potere giudiziario, in particolare per quanto riguarda questioni come l'assegnazione dei casi e l'assegnazione casuale. Queste preoccupazioni sono amplificate dal fatto che con la nuova legge sul pubblico ministero, modificata nel 2016, l'ufficio del procuratore generale si è fuso con quello del ministro della Giustizia aumentando i procedimenti penali. Il Greco rivaluterà la "prevenzione della corruzione giudiziaria" in Polonia in una delle sue prossime riunioni plenarie, probabilmente già a giugno 2018.