Regno Unito, pressing su Theresa May: i suoi ministri vogliono le dimissioni
I ministri del governo britannico e diverse personalità dei Tory hanno iniziato a mettere pressione alla premier Theresa May: "Dimissioni"
Theresa May al congresso dei Tories prova a rilanciarsi
La premier britannica Theresa May interverrà oggi a Birmingham in chiusura del congresso dei Tories per chiamare a raccolta i suoi in appoggio alla sua proposta per la Brexit, il cosiddetto 'piano Chequers', contestato dall'ex ministro degli Esteri Boris Johnson e da altri parlamentari euroscettici. Ancora ieri, Johnson ha esortato nuovamente la May a 'buttare via Chequers', strappando l'applauso delle centinaia di sostenitori riuniti per ascoltare il suo intervento. Il discorso di May - in chiusura dei quattro giorni di lavori - sarà dedicato anche al tema dell'immigrazione e all'attuazione - lungo un periodo di transizione di 21 mesi successivo all'uscita del paese dall'Ue - delle nuove politiche decise in materia dal governo di Londra.
Pressing dei ministri su Theresa May: vogliono le sue dimissioni
Ma intanto i ministri del governo britannico e diverse personalità dei Tory hanno iniziato a mettere pressione alla premier Theresa May affinché decida la data delle sue dimissioni. Secondo il quotidiano britannico si sta già discutendo su quando la premier sarà cacciata se non deciderà di dimettersi prima delle elezioni. Diversi ministri vorrebbero che lasciasse immediatamente dopo il giorno della Brexit, il 29 marzo 2019, ma altri sono pronti a darle tempo fino al 2020 se annuncerà la data delle dimissioni già nel suo discorso di oggi al Congresso, perché la performance disastrosa di May nelle scorse elezioni la rendono inadatta a condurre il partito al voto del 2022, dove servirà un leader "nuovo e fresco". Voci che si rincorrono dopo le ovazioni di ieri per Boris Johnson al congresso dei Tory.
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