Affari Europei
Riso a dazio zero, Ciocca: vi racconto la verità sulla Cambogia

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
I risicoltori italiani sono sul piede di guerra a causa delle importazioni di riso a dazio zero dalla Cambogia, che usufruisce del regime EBA, acronimo inglese che significa 'Tutto tranne le armi'. Un regime di vantaggio che permette alle imprese cambogiane di spedire in Italia riso e altri prodotti senza che ci siano dazi. Una situazione che penalizza gli agricoltori nostrani che chiedono all'Europa di essere protetti dall'import selvaggio.
"Il regime Eba deve finire perché arricchisce solo le élite cambogiane e gli importatori, lasciando nella miseria gli agricoltori locali. Dopo 18 anni di dazi zero, le condizioni di vita dei contadini non sono affatto migliorate, nonostante questo fosse l'obiettivo degli accordi Eba", spiega ad Affaritaliani.it Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega che questa estate é volato in Cambogia (a sue spese) per documentare le condizioni di vita dei cambogiani.
Che cosa ha trovato al suo arrivo nella capitale Phnom Penh?
"Nei palazzi governativi sembra di stare in Europa. Ci sono gli stessi standard che potremmo trovare in un ministero a Roma, ma appena ti sposti nelle campagne percepisci la miseria dei contadini cambogiani che lavorano in condizioni terribili e vivono in baracche di fango e lamiera, circondati dall'immondizia".
Quali sono le condizioni di lavoro?
"Inutile dire che di meccanizzazione dell'agricoltura non c'é traccia, a meno che non si vada nel nord del Paese, dove imprenditori cinesi e multinazionali coltivano grandi estensioni di terreno. Ma nei villaggi il lavoro agricolo viene svolto a mano e i trattamenti coi pesticidi vengono eseguiti senza le minime condizioni di sicurezza".
Ha avuto modo di parlare con i contadini?
"Si, ho parlato a lungo con dei giovani agricoltori. La cosa che mi é rimasta impressa é stata una grigliata, dove sono capitato per caso, dove venivano arrostiti dei topi. La maggior parte degli agricoltori é molto critica nei confronti del governo, o meglio, del regime che governa la Birmania".
Paese che é andato al voto da poco e che ha visto la vittoria schiacciante del partito di governo...
"E' stato un voto non libero, viziato da arresti e intimidazioni. Tanto é vero che moltissimi giovani non sono andati ai seggi per protesta, rischiando pesanti ritorsioni. Anche il Parlamento europeo, qui a Strasburgo, ha approvato una mozione per censurare il regime per la violazione dei diritti umani".
Se le condizioni di vita dei cambogiani sono così misere, perché abolire l'Eba, l'unica forma di scambio che puó aiutarli?
"Perché dopo anni di accordo gli unici ad essersi arricchiti sono i politici che governano il Paese e gli intermediari che comprano il riso dai contadini a prezzi stracciati per rivenderlo in Europa. E' un sistema che non funziona e che ha come unico effetto quello di danneggiare i nostri agricoltori".
Esiste una 'clausola di salvaguardia' per tutelare le imprese europee, verrà attivata?
"Più che di imprese europee parlerei di imprese italiane, visto che la maggior parte del riso europeo viene prodotto in Italia tra il Piemonte e la Lombardia. Sembra che qualcosa si stia muovendo e che la clausola possa essere attivata, anche perché ci sono molte aziende agricole che rischiano di chiudere a causa delle importazioni selvagge dall'Asia".