A- A+
Affari Europei
Ritardi della PA e fallimento, dall'Ue un aiuto alle PMI

Il Parlamento europeo, durante la sessione Plenaria a Strasburgo, propone delle misure per aiutare le migliaia di PMI e start-up nell'UE che falliscono ogni anno in attesa del pagamento di crediti dovuti anche dalle autorità pubbliche. La risoluzione non legislativa sulla lotta ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali è stata approvata giovedì con 570 voti favorevoli, 23 contrari e 26 astensioni.

"In Europa 6 imprese su 10 sono pagate in ritardo rispetto a quanto stabilito nel contratto. Con questa proposta introduciamo un maggiore sforzo per pagare entro i 30 giorni, una maggiore trasparenza riguardo il comportamento in materia di ritardo nei pagamenti, una white list per promuovere le imprese che si comportano correttamente e forme di compensazione obbligatorie e adeguate a livello fiscale", ha dichiarato Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia e relatrice per la Commissione per il mercato interno.

I deputati hanno sottolineato l'importanza di controlli più rigorosi sui termini di pagamento, nonché di forme obbligatorie di compensazione adeguata per le imprese in attesa delle somme dovute da parte delle autorità pubbliche, in modo che non siano costrette a fallire a causa di ciò.

Poiché la direttiva in vigore consente termini di pagamento oltre i 60 giorni, i deputati vogliono ridurre tali termini a 30 giorni.

Un sostegno alle PMI

I deputati propongono, per proteggere le PMI che vantano crediti verso le autorità pubbliche, che i loro eventuali debiti fiscali siano calcolati come compensazione per i crediti non ricevuti e che si creino dei fondi di garanzia per garantire i loro debiti bancari.

I deputati esortano inoltre le autorità degli Stati membri considerare la possibilità di finanziare dei difensori civici indipendenti incaricati di indagare sui ritardi di pagamento e istituire servizi di mediazione gratuiti e riservati, in alternativa ai procedimenti giudiziari.

"Name and fame" per le buone pratiche di pagamento

Il Parlamento incoraggia gli Stati membri a prendere in considerazione l'istituzione di sistemi obbligatori di informazione sulle buone pratiche di pagamento ("name and fame") e a promuovere una cultura del pagamento rapido nelle relazioni commerciali.

La Commissione europea dovrebbe inoltre effettuare uno studio sui sistemi nazionali esistenti "name and fame", sia delle imprese che delle autorità pubbliche, ed esaminare la fattibilità nello stabilire criteri comuni per tali sistemi.

Le autorità pubbliche dovrebbero dare l'esempio

Gli Stati membri e la Commissione dovrebbero adottare le misure necessarie per garantire che le autorità pubbliche paghino puntualmente i loro fornitori e che i creditori ricevano il pagamento automatico degli interessi di mora previsti dalla legge e un indennizzo, qualora i pagamenti in ritardo non prevedano procedimenti di mora. I deputati hanno infine chiesto alla Commissione di proporre un sistema di calcolo automatico degli interessi di mora.

 

Commenti
    Tags:
    fallimento





    in evidenza
    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

    Politica

    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

    
    in vetrina
    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"

    Djokovic re del tennis e del vino: "Produciamo syrah e chardonnay"


    motori
    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.