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Affari Europei
Russia, aumenta l'opposizione contro Putin. Il 67%: "Corruzione? Colpa sua"

In Russia sale l'opposizione contro Putin

L'aria, per Vladimir Putin, inizia a farsi inaspettatamente pesante. Sì, perché dopo la repressione delle manifestazioni di piazza delle opposizioni la scorsa domenica sempre più russi lanciano segnali di dissenso nei confronti del super presidente del Cremlino.

Il 67% dei russi: "Corruzione? Colpa di Putin"

Significativo il fatto che i russi, in larga maggioranza, ritengano Putin "personalmente responsabile" dei livelli di corruzione raggiunti fra i vertici delle autorita' del Paese. Lo rivela un sondaggio condotto dal Levada Center tra il 2 e il 6 marzo, ovvero prima delle proteste, su un campione di 1600 persone in 137 centri abitati. Il 25% degli intervistati lo considera infatti "completamente responsabile", il 42% "in gran parte", il 20% "parzialmente responsabile" e solo il 9% "non responsabile".

Un russo su tre: "Autorità completamente corrotte"

Secondo il 32% degli intervistati le autorità russe sono "completamente corrotte", in crescita rispetto a febbraio 2016, quando a sostenere questa posizione era il 25% del campione. Il 47% ritiene le autorità "generalmente corrotte", il 13% "moderatamente corrotte" e solo l'1% sostiene che in Russia non vi sia corruzione. Per quanto riguarda la lotta al fenomeno, il 27% dei russi crede che Putin possa avere successo contro la corruzione tramite l'inasprimento delle pene e un bel repulisti fra i vertici del potere, per il 45% Putin cercherà sì di lottare contro il fenomeno ma è difficile che possa avere successo perché è "impossibile in Russia sradicare la corruzione", il 17% ritiene "difficile" che Putin lotti contro la corruzione perche' "dipende dai funzionari corrotti" mentre il 6% afferma che Putin "non cerchera' di lottare" contro la corruzione perche' in qualche modo ne beneficia. 

Anche il mondo dell'arte lancia segnali di dissenso verso Putin

In Russia sta facendo il giro della Rete l'intervento del regista Aleksandr Sokurov alla cerimonia per il conferimento dei premi 'Nika', in cui l'artista si è speso in difesa dei manifestanti scesi in piazza in Russia, domenica scorsa, contro la corruzione. Sokurov non è stato il solo, perché diversi vincitori del Nika hanno espresso sostegno ai prigionieri politici in Russia e a tutti gli arrestati, durante le dimostrazioni di protesta del 26 marzo. Sokurov - in passato già vincitore del Leone d'oro al festival del cinema di Venezia - ha ricevuto il premio Eldar Ryazanov 'Onore e dignità'. Al conferimento del riconoscimento, l'artista ha ricordato il collega ucraino Oleg Sentosv, condannato a 20 anni di detenzione in Russia per terrorismo in un processo da molti definito politico. Poi, ha sottolineato "il grande errore commesso dal governo" con gli studenti e gli alunni che hanno manifestato. "Non si può dare il via a una guerra civile tra studenti e scolari. - ha detto il regista nel suo discorso, pubblicato sulla sua pagina Facebook e già molto condiviso sui social - Bisogna ascoltarli e nessuno dei nostri politici vuole farlo, nessuno parla con loro. Hanno paura di farlo. Perche'? Questo non è possibile, non possiamo più sopportarlo".

Il regista Sokurov: "Sbagliato reprimere le proteste dei giovani"

Sokurov ha poi denunciato l'aggressività delle forze dell'ordine negli arresti di massa, soprattutto nei confronti delle donne e il suo discorso è stato interrotto più volte dagli applausi della sala. Infine, rivolgendosi direttamente agli studenti, la cui presenza in piazza domenica è stata la novità notata da tutti i commentatori: "Insieme dobbiamo fare di tutto, perché avvenga uno sviluppo umano della nostra societa'". Il vincitore del Nika, una sorta di David di Donatello russo, per la categoria 'Scoperta dell'anno', Aleksei Krasovsky, dal palco ha fatto appello al mondo del cinema per esercitare in qualche modo la sua influenza sul destino dei manifestanti detenuti: "Voglio chiedervi di usare il vostro potere per cambiale qualcosa nei loro destini". Il regista Aleksandr Mitta, premiato per il "contributo al cinema nazionale", ha sostenuto Sokurov, "condividendone l'ansia e la disperazione" e esprimendo preoccupazione per lo sviluppo delle nuove generazioni. Anche l'attrice Elena Koreneva, che ha vinto per la categoria "miglior attrice non protagonista" ha parlato ricordato Oleg Sentosv, ma anche Oleg Navalny, il fratello del blogger di opposizione Aleksei Navalny, che e' stato anche il promotore delle manifestazioni di domenica contro la corruzione e che per questo e' stato arrestato e condannato a 15 giorni di detenzione.

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