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Affari Europei
Sanzioni alla Russia,tensioni Ue-Usa. Berlino:"Non tocchino le nostre imprese"

Russia: Bruxelles resta "vigilante" sulle sanzioni decise dagli Usa

La Commissione europea resta "vigilante" sul caso delle sanzioni americane contro la Russia ora sottoposte alla firma del presidente Donald Trump dopo il via libera del Senato Usa. "Vedremo come la situazione evolvera', naturalmente valuteremo con attenzione come sara' applicata la legge una volta che ne sarà decisa l'entrata in vigore". Così si è espresso il portavoce Ue. La Commissione ha lanciato l'altro giorno l'allarme per le conseguenze che le sanzioni americane avrebbero sugli interessi energetici europei.

Tensione in Ue per le nuove sanzioni

"Vigilanza è la nostra parola d'ordine", ha indicato il portavoce Alexander Winterstein. "Abbiamo notato che alcuni elementi delle nostre preoccupazioni sono state prese in considerazione da parte americana, tuttavia siamo vigili", ha aggiunto. Quanto alla possibilità che Trump possa esercitare il diritto di veto sulla legge, il portavoce ha indicato che "non spetta alla Ue interferire nel processo legislativo degli Stati Uniti, non è il momento per fare ipotesi, aspettiamo" l'evolversi della situazione. Ma al di là delle posizioni ufficiali la verità è che nei corridoi dell'Ue si respira molta tensione per le nuove sanzioni che non sono andate giù a molti.

Berlino: "Le sanzioni Usa sulla Russia non tocchino le imprese Ue" 

"Non accetteremo un'applicazione extraterritoriale delle sanzioni americane contro le imprese europee". Lo ha detto il ministro degli esteri tedesco, Sigmar Gabriel, in risposta alle sanzioni contro la Russia approvate dal senato Usa. Secondo Gabriel, riporta il settimanale Der Spiegel, "la politica delle sanzioni non è uno strumento né adatto né conveniente per la promozione degli interessi nazionali nell'export e nel comparto energetico". Al centro delle preoccupazioni del ministro, le sorti del settore europeo dell'energia.

Mosca "ridurrà la presenza diplomatica degli Usa" dopo le nuove sanzioni

Mosca ha deciso di ridurre la presenza diplomatica Usa in Russia, in risposta alle nuove sanzioni americane. Lo ha dichiarato il ministero russo degli Esteri, riservandosi la facoltà di ulteriori sanzioni. La decisione russa arriva sotto forma di "proposta" agli Usa: Mosca, ha spiegato il dicastero, si rivolge a Washington "offrendo" il taglio del numero dei diplomatici americani in Russia entro il primo settembre, "in modo da parificarlo ai numeri dello staff russo". Il numero preciso indicato è di 455 diplomatici. Il ministero degli Esteri precisa che la Russia "si riserva il diritto reciproco di rispondere alle nuove sanzioni votate dal Senato Usa, in modo da colpire gli interessi americani". Tra le misure ventilate già da alcuni importanti esponenti parlamentari russi figura il divieto di ingresso in Russia di tutti i deputati e senatori Usa che abbiano approvato le sanzioni. 

La Romania ferma un aereo moldavo perché Rogozy era a bordo

Nel frattempo prime conseguenze per le nuove sanzioni. La Romania ha annunciato di aver impedito a un aereo con a bordo il vicepremier russo Dmitry Rogozin di entrare nello spazio aereo nazionale per il divieto di transito imposto dalle sanzioni Ue sulla crisi Ucraina. "Confermiamo che all'aereo non è stato consentito di passare nello spazio aereo della Romania" ha confermato il ministero degli esteri di Bucarest. L'aereo, in volo per la capitale moldava Chisinau, è stato costretto ad aggirare la Romania e atterrare a Minsk. La motivazione del divieto è nelle sanzioni irrogate dall'Ue dopo l'annessione della Crimea nel 2014. Rogozin è nell'elenco delle persone russe e ucraine nei cui confronti e' stato disposto il congelamento dei beni all'estero e il divieto di viaggio. 

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