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Affari Europei
Siae, procedura Ue contro l'Italia. Fedez vince la battaglia con Franceschini

Caso Siae, procedura Ue contro l'Italia

Nuova spina per l'Italia nel già non semplice momento nei rapporti con l'Unione Europea. Bruxelles ha infatti deciso di prendere provvedimenti sulla nota querelle Siae che ha generato una battaglia senza esclusione di colpi tra il ministro Franceschini e il cantante Fedez. La Commissione Ue avrebbe infatti deciso, secondo quanto scrive La Stampa, di aprire una procedura di infrazione in autunno contro l’Italia sulla gestione dei diritti d’autore. Secondo l'esecutivo comunitario, infatti, nonostante la parziale riforma di Franceschini ci si trova ancora in una situazione di mancata concorrenza.

Fedez vince la battaglia con Franceschini

Si tratta di una vittoria per Fedez e per altri cantanti che avevano sollevato polemiche sul punto. L’obiettivo dell'Ue è quello di consentire agli artisti di poter scegliere a quale operatore affidare i propri interessi. Il caso era esploso in tutta la sua forza allo scorso festival di Sanremo, con molti dei cantanti sul palco tra cui Gigi D’Alessio che avevano deciso di non farsi rappresentare dalla Siae, con gli organizzatori che non avevano potuto pagarli quanto avrebbero dovuto perché la legge li obbliga a operare con la società che detiene il monopolio. Fedez è stato il più attivo sul tema, dopo che si è visto negare i proventi di 9 concerti del suo tour estivo. Ora l'Italia dovrà provare a uniformarsi alle regole Ue.

Il Pd prova a scavalcare Franceschini sulla liberalizzazione dei diritti d'autore

Nel frattempo il Pd sta già provando a scavalcare Franceschini sull'argomento. “L’emendamento sulla cosiddetta liberalizzazione dei diritti d’autore è stato giudicato inammissibile per difetto di materia in quanto la Presidenza della Camera ha ritenuto ammissibili solo gli emendamenti relativi a situazioni ove è in corso una procedura di infrazione", ha spiegato il deputato Pd Emiliano Minnucci dopo la bocciatura del suo emendamento alla Camera. "Nonostante ciò, resta il fatto che il percorso verso una vera apertura del mercato dei diritti d’autore deve essere un atto caratterizzante l’agenda politica del Partito Democratico e, di conseguenza, del nostro Parlamento. Come ho ribadito in queste ultime ore, la questione non deve essere inquadrata come una battaglia tra Fedez o Franceschini o tra i nuovi e i vecchi democratici: dobbiamo aprire, piuttosto, una discussione sulla liberalizzazione non solo per non lasciare campo libero ai grillini ma anche e soprattutto perché molti cittadini giustamente ce lo chiedono. In quest’ottica, malgrado il ‘no’ odierno, presenterò una PdL o riproporrò lo stesso emendamento in un altro provvedimento, con l’obiettivo di aprire la strada verso un vero e proprio completamento del processo di liberalizzazione dei diritti d’autore. Siamo solo all’inizio”.

La Siae: nessuna procedura di infrazione a Bruxelles

Non è in corso al momento alcuna procedura di infrazione nei confronti del Governo italiano per il decreto di recepimento della direttiva Barnier, che ha mantenuto in Italia l’esclusiva dell’intermediazione del diritto d’autore a SIAE, ad eccezione dei diritti online che sono già liberi.

Ieri l’Assemblea della Camera ha dichiarato  inammissibile l’emendamento presentato dal deputato Emiliano Minnucci proprio perché non relativo a una situazione in cui è in corso una procedura di infrazione UE. A sottolineare il “difetto di materia” è stato lo stesso Presidente di turno, onorevole Luigi Di  Maio.

SIAE, interpellata su quanto apparso oggi su organi di stampa in merito a una "procedura in apertura a settembre", ha commentato: "Non ci risulta e ovviamente non possiamo pronosticare il futuro; possiamo però dire che l'Italia, a differenza di altri Paesi Europei, che non hanno ancora recepito la Direttiva, ha reso legge la direttiva Barnier seguendo l'invito all'armonizzazione. Il legislatore ha compiuto una scelta di merito sul recepimento e SIAE non può che seguire le norme adottate. Come SIAE, peraltro, continuiamo la nostra battaglia a tutela del diritto d’autore, forti dei risultati ottenuti in questi ultimi anni grazie anche alla digitalizzazione della Società. La partita del diritto d’autore si gioca a livello internazionale e SIAE è pronta a difendere i propri associati, non condividendo logiche di polverizzazione ed invece lavorando per consentire al repertorio italiano di continuare a rivestire un ruolo centrale nel panorama della produzione culturale".

 

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