Slovacchia, boom del partito filonazista. A luglio Bratislava presidente del Consiglio Ue
I socialdemocratici del premier uscente Robert Fico si confermano come primo partito slovacco, ma i risultati delle elezioni politiche consegnano un Parlamento frammentato che renderá difficile la formazione di una maggioranza. Maggioranza che dovrá esprimere un premier che guiderá i lavori del Consiglio Ue che inizierá a luglio con il semestre di presidenza slovacco.
I socialdemocratici hanno 49 seggi su 150, mentre nella precedente legislatura ne avevano 83. Seguono i liberali di SeS con 21 seggi, i conservatori di Olano-Nova con 19 seggi, i nazionalisti di SNS con 15 seggi, l'estrema destra Nostra Slovacchia entra per la prima volta in Parlamento con 14 seggi, la minoranza ungherese 11 seggi, i conservatori di Sme-Rodina 11 seggi, i centristi di Siet hanno 10 seggi. Non entrano in Parlamento i democristiani Kdh, che non hanno superato per un pelo lo sbarramento del 5%.
Ed é proprio l'estrema destra di Nostra Slovacchia a suscitare le paure maggiori. Nonostante la campagna di Fico contro gli immigrati, il partito filonazista ha fatto il suo exploit in Parlmento e ora si teme che alle prossime consultazioni possa crescere ancora.
A guidare Nostra Slovacchia c'é un ex insegnante, Marian Kotleba, attualmente governatore regionale con le mire da premier. Il partito raccoglie il testimone della Fratellanza Slovacca, bandita nel 2006 perché si rifaceva esplicitamente (con tanto di uniformi militari e marce in piazza) alla Guardia di Hlinka, il gruppo paramilitare al servizio del gerarca filonazista Jozef Tiso.