Spagna, Ciudadanos come En Marche! di Macron. Rajoy trema
Dopo la vittoria delle elezioni catalane Ciudadanos vuole fare in Spagna ció che in Francia ha fatto En Marche! di Emmanuel Macron
Sono stati definiti i 'cugini borghesi di Podemos' e in queste ore i riflettori sono tutti per loro. Ciudadanos, il partito politico di centro nato nel 2007, ha stravinto le elezioni in Catalogna, aggiudicandosi la maggioranza relativa dei voti, anche se a livello complessivo il fronte unionista é stato battuto da quello indipendentista. La star é stata Ines Arrimadas (qui il suo ritratto) che ha portato a casa la vittoria con una politica incentrata sull'unità della Spagna, sull'Europa e il sostegno alle classi bisognose.
Elezioni Catalogna, che cos'é Ciudadanos?
E' un movimento politico fondato nel 2007 in Catalogna da Albert Rivera. Lo stesso Rivera si definisce né uomo di destra né di sinistra, ma post-partitico. E ha avuto il guizzo di coniugare concetti economici della destra liberale, ad una cura nei confronti delle classi più povere, appartenente invece alla tradizione socialista. Un mix che per molti é lo stesso che si ritrova in En Marche! di Emmanuel Macron.
L'ideologia di Ciudadanos
Il movimento nasce come alternativa al Partito popolare e al Partito socialista. Rivera ha puntato molto sull'onestà in politica, sul concetto di servizio pubblico e di unità della Spagna inserita in un contesto europeo. Dalla destra ha preso la politica economica: meno tasse, più libertà di impresa, meno burocrazia, più incentivi. Mentre dalla sinistra l'attenzione verso le famiglie, le madri, la sanità e l'educazione.
"Sono otto anni che lottiamo in Catalogna contro il nazionalismo per creare un’alternativa con valori costituzionali validi per tutta la Spagna. Adesso siamo nel posto giusto nel momento storico giusto", ha dichiarato Rivera in una intervista del 2015. "C’è molta gente ragionevole che non vuole buttare tutto quello che di buono è stato fatto in questa lunga fase di transizione: la Costituzione, l’economia di mercato, l’Unione europea. A differenza di Podemos, che vuole una rottura con tutto quanto, noi ambiamo a un patto costituzionale che aiuti a produrre benessere”.
L'asse con Macron: posizionarsi al centro
Emanuel Macron ha avuto l'intuizione geniale di abbandonare il Partito socialista morente e di fondare un suo movimento mettendo assieme idee economiche di centrodestra con una cura per il sociale tipica della sinistra. E anche il suo governo rispecchia questa unione di schieramenti, visto che al ministero dell'economia ha messo Bruno Le Maire, uomo di centrodestra. E ora Rajoy teme che Rivera possa fare in Spagna quello che ha fatto Macron in Francia: sfruttare la crisi dei partiti tradizionali, come il Pp (che in Catalogna é ai minimi storici), e posizionarsi al centro dello schieramento, rubando voti a destra e a sinistra.
Ciudadanos baluardo della Spagna unita
Da Barcellona ha parlato il leader unionista Rivera: "E' duro sopportare un separatismo illegale, che pretendeva di strappare la Catalogna dalla Spagna, privando di libertà e diritti chi non la pensava come loro. Non siamo stati duri noi, ma molle il Pp che per 35 anni ha costruito il proprio potere a Madrid scendendo a patti con i nazionalisti e concedendo loro quel che volevano. Quando si passano tre decenni a cedere spazio a chi cerca di occuparlo tutto, finisci per trovarti fuori. Ed è quello che è successo. In Catalogna non c'è più Spagna".
"Quel che si è costruito in 35 anni non si cambia in 15 minuti - ha proseguito - Dovremo lavorare su infrastrutture, sicurezza, migliorare l'educazione e le liste d'attesa negli ospedali. Non voglio convincere nessuno, solo creare un ambiente di rispetto per tutti". È disponibile a un indulto per l'ex presidente Puigdemont e gli altri? "No - risponde -Un cittadino che passa col rosso non viene perdonato, perché un politico che sbaglia sì?".