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Affari Europei
Spagna, rischio nuove elezioni. La sinistra cool di Sanchez non sfonda

Spagna, Sanchez ha ancora due settimane per formare il governo. Altrimenti nuove elezioni a novembre

La nuova sinistra cool spagnola a un passo dal fallimento. Il leader socialista Pedro Sanchez rinuncerà ad assumere la guida del governo se non avrà i numeri previsti alla fine del mese in Parlamento. E' quanto ha detto una portavoce del Partito socialista (Psoe). Nuove elezioni legislative non sarebbero escluse. "Non ci sarà alcun cambiamento tra i voti di luglio e settembre. Non ci sarà una seconda possibilità", ha dichiarato Adriana Lastra, portavoce del Psoe. Il Psoe ha vinto le elezioni del 28 aprile ma senza ottenere una maggioranza in Parlamento. Sanchez, che è diventato presidente del governo nel giugno 2018 dopo una mozione di sfiducia che aveva rovesciato l'esecutivo conservatore, ha bisogno del sostegno di altre formazioni per essere riconfermato.

La sinistra cool di Sanchez non riesce a formare il governo

I negoziati con Podemos, della sinistra radicale, si sono rivelati più difficili. Sanchez e Pablo Iglesias hanno avuto un nuovo incontro oggi senza riuscire a raggiungere un accordo, ma il governo ha dichiarato di voler continuare i colloqui. Dopo un dibattito programmato per il 22 e il 23 luglio alle Cortes, Sanchez avrà bisogno di raccogliere almeno l'appoggio di 176 dei 350 deputati, la maggioranza assoluta, per essere riconfermato alla guida del governo. Se non ci riuscirà, si terrà un'altra votazione entro due giorni. Questa volta sarà sufficiente una maggioranza semplice, ma se vincerà meno voti rispetto ai voti totali e alle astensioni, sarà sconfitto. In questo caso, può sia convocare un altro voto nelle Cortes a settembre, o decidere per nuove elezioni. Una soluzione che sarebbe una sconfitta inaspettata per Sanchez, presentato non solo in Spagna ma anche in Europa come il simbolo di una nuova sinistra "cool".

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