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Affari Europei
Spagna, Sanchez appeso a un filo. Stallo con Podemos, incognita voto

In Spagna stallo negoziati Psoe-Podemos, Sanchez appeso a un filo

In Spagna, a poche ore dalla decisiva votazione per l'investitura del premier incaricato, il socialista Pedro Sanchez, al Congresso, i negoziati tra Psoe e Unidas Podemos continuano ad essere incagliati: manca l'accordo tra le due formazioni per la ripartizione dei ministeri. Mercoledì sera, al termine di una giornata di trattative, i socialisti hanno offerto alla formazione della sinistra radicale una vicepresidenza degli Affari sociali (che andrebbe alla 'numero due' di Podemos, Irene Montero) e i ministeri di Casa ed Economia Sociale; Sanita', Affari sociali e Consumo; e il ministero dell'Uguaglianza.

Podemos respinge l'offerta del Psoe

Ma Unidas Podemos non ha accettato l'offerta del Psoe: ha accusato il Psoe di aver rotto tutti i ponti e ha detto che, anche se vuole un governo di coalizione, non e' disposto ad accettare "qualunque prezzo" e che dunque vuole maggiori competenze sociali rispetto a quelle che i socialisti gli hanno offerto oggi. Si complica dunque la partita per la formazione del governo in Spagna. A poche ore dal nuovo voto, il governo in funzione considera "totalmente rotti" i negoziati, ritenendo irricevibili -secondo fonti dell'esecutivo a El Pais- le richieste della formazione di Pablo Iglesias.

Il nodo del ministero del Lavoro

I socialisti ritengono che accettare le richieste di Podemos significherebbe "creare due governi" dentro uno solo, lasciare in mano alla formazione di Iglesias le politiche sociali ed economiche. Iglesias infatti reclama per la sua formazione il ministero del Lavoro, ma i socialisti non vogliono cedere un dicastero che ha un ruolo tanto rilevante nei negoziati con aziende e sindacati. Il fallimento dei negoziati ha anche scatenato tensioni interne nella coalizione Unidas Podemos. Izquierda Unida, che conta sei deputati dei 42 di Podemos, di riunira' alle 12:00 per decidere se votare con Podemos o al contrario smarcarsi dall'alleato in Unidas Podemos: il suo voto non e' determinante ma una spaccatura nel gruppo sarebbe politicamente significativa.

Attesa per il voto decisivo, altrimenti elezioni il 10 novembre

Nel caso in cui il presidente ad interim non riesca a ottenere la fiducia, partira' il conto alla rovescia per lo scioglimento delle Cortes e per la convocazione di nuove elezioni entro due mesi . In questo periodo, Sanchez potra' di nuovo ritentare il voto; ma se non lo facesse o non ci riuscisse, si andrebbe a nuove elezioni il 10 novembre (le quarte in quattro anni). Il voto alla Camera dei Deputati comincera' alle 14:25: il socialista ha bisogno della maggioranza semplice (quindi piu' voti favorevoli che contrari) per l'investitura. 

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