Strasburgo, si apre la partita delle vicepresidenze
La presidenza Tajani vedrá una ripartizione delle vicepresidenze del Parlamento europeo. Penalizzati i socialisti, premiata l'Alde. Fuori gli euroscettici
Con la presidenza del Parlamento europeo in tasca di Antonio Tajani, a Strasburgo si sta giá affrontando il tema delle vicepresidenze. Quattordici poltrone che fanno gola a molti. Attualmente i popolari possono contare su sei seggi (Tajani, Mc Guinness, Wieland, Siso, Gall-Pelcz e Valean). Un numero molto alto dovuto al fatto che, nonostante siano maggioranza a Strasburgo, nel 2014 hanno accettato una presidenza socialista, quella di Martin Schulz. E infatti il gruppo S&D ha solo tre poltrone nonostante sia il secondo gruppo (Guillame, Cretu e Sassoli).
Tajani vuole penalizzare i socialisti
Ma le cose cambieranno radicalmente con l'elezione di Antonio Tajani alla guida dell'Eurocamera. I bene informati riferiscono infatti che il Ppe vuole mantenere cinque presidenze, dandone solo una in più ai socialisti. Un vero schiaffo giustificato dal fatto che il gruppo S&D non ha onorato il patto stretto nel 2014 da Schulz e Weber per l'alternanza delle presidenze.
Nessuna vicepresidenza per gli euroscettici
A chi andrebbero gli altri seggi? L'Alde continuerebbe ad avere due scranni come ricompensa per aver sostenuto fin dall'inizio Tajani con il ritiro della candidatura di Guy Verhofstadt. Mentre all'Ecr, i Conservatori, sará confermato il seggio che giá hanno. Anche i Verdi e la Gue dovrebbero ottenere una vicepresidenza a testa. A rimanere a bocca asciutta, come in passato, saranno l'Efdd (che ospita l'Ukip e il Movimento 5 Stelle) e il gruppo delle Nazioni e Libertá, casa di Lega Nord e Front National.
I poteri dei vicepresidenti
I 14 Vicepresidenti sono nominati per due anni e mezzo. Possono sostituire il Presidente in caso di assenza o di impedimento di quest'ultimo, possono essere delegati a rappresentare il Parlamento durante cerimonie o atti particolari, fanno parte dell'Ufficio di Presidenza, organo di direzione regolamentare del Parlamento cui spetta adottare le decisioni di carattere finanziario, organizzativo e amministrativo riguardanti i deputati, l'organizzazione interna dell'Istituzione, del suo segretariato e dei suoi organi.