A- A+
Affari Europei
Summit Bruxelles, Ue divisa su Russia, Turchia e riforma dell'Eurozona

Summit Ue, in ordine sparso da Russia a riforme

Molti temi in agenda e poche posizioni comuni. Dalla Turchia alla web tax, dalla riforma dell'Eurozona alla Russia, l'Europa arriva in ordine sparso all'appuntamento del vertice di primavera che si apre domani a Bruxelles. Il Consiglio dei capi di Stato e di governo della Ue, teoricamente l'ultimo del governo Gentiloni che arrivera' in mattinata e parteciperà al pre-vertice dei socialisti, sarà un summit interlocutorio che si concluderà senza grandi sorprese. Le distanze sono molte, a cominciare dalla politica estera. Sul dossier russo, il Consiglio condannerà l'avvelenamento di Sergei e Yulia Skripal a Salisbury e i leader saranno aggiornati dal primo ministro britannico, Theresa May, sullo sviluppo delle indagini.

Spaccatura tra Est e Ovest sulla Russia

Un gruppo di Paesi, in particolare la Polonia e i Baltici, compone un fronte anti-Mosca molto aggressivo che vorrebbe andare oltre la dichiarazione dei ministri degli Esteri di lunedì scorso con cui la Ue ha dato piena solidarietà alla Gran Bretagna e ha sottolineato la 'minaccia' derivante dall'uso di armi chimiche sul territorio dell'Unione. Un altro blocco, tra cui l'Italia, continua a sostenere che la posizione espressa da Bruxelles sia un buon compromesso e che fino a quando non sarà provata l'esistenza della 'smoking gun', e dunque la responsabilità diretta del Cremlino nell'attacco all'ex spia del Kgb, la cautela è d'obbligo. Il tema sarà ridiscusso di nuovo ad aprile. Posizioni distanti anche sulla Turchia: il Consiglio di domani arriva alla vigilia dell'atteso Vertice di Varna, in Bulgaria, tra il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. L'incontro, convocato oltre un mese fa e in bilico fino alla fine, al momento è confermato. Ma tra Ankara e' Bruxelles, c'è un 'chiaro disallineamento di aspettative', viene riferito.

Il nodo Turchia

La Turchia spera in una ripresa dei negoziati su adesione e visti, ma la Ue respinge la discussione. L'unica cosa certa è il via libera alla seconda tranche di finanziamento dei 3 miliardi per i rifugiati, anche se sulle modalità di pagamento il negoziato e' ancora in corso. Nel frattempo si rafforza il fronte dei paesi (Austria, Olanda Belgio, Danimarca) che chiedono che la Ue metta fine alle ambiguità e dichiari chiuso il negoziato sull'adesione, altri invece continuano a tenere aperto uno spiraglio. Verra' affrontata anche la tragica partita siriana, con la condotta definita 'preoccupante' dell'esercito turco ad Afrin. Il dossier Turchia inoltre, si incrocia con quello dell'allargamento dei Balcani occidentali. A giugno sono previste delle conclusioni, ma l'Austria, che proprio dopo giugno iniziera' il suo semestre di presidenza, ha fatto sapere che se non si separano le due questioni potrebbe ricorrere al veto. E' probabile infine che il Consiglio adotti una dichiarazione conclusiva di solidarietà e sostegno a Cipro nel contesto delle tensioni nel Mediterraneo orientale.

Divisioni sulla web tax

Partner divisi anche sulla web tax. Oggi la Commissione ha presentato le sue proposte e il dossier deve essere esaminato dal Consiglio e poi dal Parlamento per un parere. Ma anche qui le distanze tra il blocco di paesi che prova ad accelerare (Italia, Francia, Germania, Spagna) e i 'frenatori' (Irlanda, Olanda, Cipro, Malta) è netta. E poiché ogni decisione in materia fiscale richiede l'unanimità, la proposta dell'esecutivo comunitario al momento restera' nel cassetto. Ultimo, ma non ultimo, il tema della riforma dell'Eurozona, messo ancora una volta in naftalina. Francia e Germania hanno deciso di rimandare a giugno l'annunciata road map per la riforma della zona euro e nel frattempo hanno perso per strada l'Italia, che esce dal voto del 4 marzo al momento senza una direzione, ma che da qui a qualche settimana potrebbe anche avere un governo che guarda con meno favore all'asse franco-tedesco. Il freno di Berlino inoltre, lascia in lo stallo anche la discussione sull'Unione bancaria, su cui riferiraà il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. Il tema sarà rinviato a giugno, ma con poche chance di una vera svolta. I 27 si 'consoleranno' con Brexit, unico punto di convergenza del summit. Il Consiglio approverà le linee guida dell'accordo raggiunto tra Bruxelles e Londra sul periodo di transizione, rinviando alle trattative il nodo della frontiera nord-Irlandese.

Tags:
summit bruxellesuerussiaturchia





in evidenza
Affari in rete

Guarda il video

Affari in rete


in vetrina
Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


motori
MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.