Trasporti, nasce l'associazione dei taxi europei. Ecco la strategia anti Uber
Taxi in agitazione in tutta l'Ue. Nasce l'associazione dei taxi europei. Alla base la ricerca di una strategia comune anti Uber
Nasce a Bruxelles l'associazione dei taxi europei
Non è un momento tranquillo per i taxisti europei. Le app di trasporto online, una su tutte Uber, sta creando non poche preoccupazioni. E allora, mentre in Italia la protesta di categoria non si placa, si forma la prima associazione di categoria dei taxisti europei che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di limitare Uber e approntare una strategia comune che possa essere portata come un'unica voce di fronte alle istituzioni dell'Ue.
TaxiEurope Alliance, obiettivo limitare Uber
L'associazione si chiama TaxiEurope Alliance (Tea). Tra i soci fondatori, l'italiana Unione dei Radiotaxi d'Italia (Uri), insieme ai portoghesi di Antral e agli spagnoli di Fedetaxi. La presentazione della nuova realtà, che già ora conta oltre 100mila tassisti tra i tre Paesi, è prevista per il 26 aprile all'Europarlamento, ospitata del vicepresidente dell'Aula e membro della commissione trasporti David Sassoli David Sassoli. L'obiettivo di Tea è lavorare strettamente con le istituzioni Ue in modo da garantire che la voce della categoria sia ascoltata sui temi di trasporti, ambiente e lavoro, in un momento in cui attori come Uber si impongono sul mercato.
In Italia pronte nuove proteste dei Taxi
"Modernizzare il sistema di trasporto pubblico nel nostro paese, non può significare consentire a multinazionali che hanno fatto del cyber bullismo e del disprezzo delle leggi, la quotidianità del proprio agire". È quanto affermano in una nota Fit Cisl TAXI, Uil Trasporti TAXI, Ugl TAXI, Federtaxi Cisal, Fast tpnl Confasal e Faisa Confail TAXI, in relazione a quanto dichiarato dal ministro Graziano Delrio, sulla temporanea sospensione del blocco del servizio Uber. "Ricevere in pompa magna al Ministero dei Trasporti, una società che nella propria app ha installato un programma per eludere i controlli della polizia, lascia quantomeno perplessi". "Noi siamo pronti da tempo a mettere in gioco le nostre proposte, ma questo non può significare che sul servizio pubblico TAXI, ricada solo il peso delle prestazioni a carattere sociale, mentre il mondo del noleggio, sottoposto ad un numero di vincoli minori, si accaparra le quote più redditizie del settore del trasporto non di linea".