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Affari Europei
Ue boccia l'Italia: "Squilibri eccessivi". Ma la procedura slitta a maggio

Ue: slitta a maggio eventuale procedura contro l'Italia per deficit eccessivo

L'Italia non rispetta, al momento, la regola Ue sulla riduzione del debito pubblico, ma "la decisione di raccomandare l'avvio di una procedura per deficit eccessivo sarà presa solo in base alle previsioni di primavera 2017 della Commissione", ovvero in maggio. E' quanto stabilisce il "rapporto sul debito" pubblicato oggi dall'esecutivo di Bruxelles. La decisione, spiega la Commissione, "sarà presa tenendo conto dei dati sui risultati di bilancio per il 2016 e dell'attuazione degli impegni di bilancio assunti dalle autorita' italiane nel febbraio 2017".

Per Italia monitoraggio approfondito, squilibri eccessivi 

La Commissione europea ha deciso nuovamente di avviare un monitoraggio approfondito nei confronti dell'Italia per i suoi squilibri macroeconomici eccessivi che potrebbero avere ripercussioni sulla stabilita' del resto della zona euro: si tratta del quarto anno consecutivo. Oggi l'esecutivo comunitario ha individuato sei paesi che presentano "squilibri macroeconomici eccessivi": oltre all'Italia, sono Bulgaria, Francia, Ungheria, Cipro e Portogallo. Anche Germania, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Slovenia e Svezia, i cui squilibri non sono tuttavia considerati eccessivi, saranno posti sotto osservazione. A differenza degli altri paesi, il monitoraggio sarà particolarmente severo per Italia, Cipro e Portogallo. A causa delle a persistenti debolezze strutturalia che è emersa dall'analisi approfondita condotta dall'esecutivo comunitario su debito, produttività e sistema finanziario, la Commissione ha intenzione di "rivedere la sua valutazione" già in maggio a tenendo conto del livello di ambizionea del programma di riforme nazionale dell'Italia. Il monitoraggio analizzera' le misure adottate dai singoli Stati attraverso un dialogo intensificato con le autorita' nazionali, missioni di esperti e relazioni sui progressi compiuti.

Ue: senza manovra pari allo 0,2% Pil in aprile ci sarà violazione della regola del debito 

Se l'Italia non adotterà "le misure strutturali aggiuntive pari almeno allo 0,2% del Pil che il governo si è impegnato ad adottare al più tardi nell'aprile 2017", la Commissione dovrebbe considerare "non soddisfatto il criterio del debito stabilito dal trattato". E' quanto conclude il rapporto sul debito italiano pubblicato oggi dalla Commissione sulla base dell'articolo 126/3 del trattato sul funzionamento dell'Ue. Le misure dovranno essere "attuate in modo credibile entro quella data per ridurre il divario e garantire la conformità al braccio preventivo nel 2017 (e quindi nel 2016)", spiega l'esecutivo di Bruxelles.

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