Ue, sorpresa: in 2 su 3 felici di far parte dell'Unione. Italiani maglia nera
Il 64 per cento dei cittadini europei è convinto di aver tratto beneficio dall'appartenenza all'Unione. I più euroscettici? Gli italiani
SORPRESA: DUE EUROPEI SU TRE FELICI DI FAR PARTE DELL'UNIONE
Il 64 per cento dei cittadini europei è convinto di aver tratto beneficio dall'appartenenza all'Unione, segnando un piu' 4 per cento rispetto al 2016: questo il dato piu' importante dell'ultimo sondaggio realizzato dall'Ue, e che sara' interamente reso pubblico mercoledì. Il 'Parlametro 2017' è stato realizzato tra il 23 settembre e il 2 ottobre con interviste faccia a faccia a 27.881 cittadini europei maggiori di 15 anni nei 28 Stati dell'Ue. Complessivamente, negli Stati Ue il dato delle persone che ritengono fonte di benefici appartenere all'Unione è più alto di quattro punti percentuali - l'anno scorso erano il 60% - mentre la percentuale di cittadini che pensano che l'appartenenza all'Ue non sia stato un vantaggio per i propri Paesi e' scesa di sei punti, dal 31% del 2016 al 25% del 2017.
IRLANDA AL PRIMO POSTO TRA GLI EUROPEISTI
Dalle anticipazioni pubblicate sul sito web dell'Europarlamento, nonostante timori diffusi ma non sempre corroborati dai fatti, gli "euroscettici" sarebbero in calo di sei punti: dal 31 per cento del 2016 al 25 per cento del 2017. Interessanti anche le differenze Paese per Paese: l'Irlanda si piazza al primo posto in termini di apprezzamento, col 90 per cento dei cittadini convinti che il proprio Paese abbia beneficiato dalla partecipazione all'Ue.
ITALIA MAGLIA NERA: E' IL PAESE PIU' EUROSCETTICO
"La gente pensa che la propria voce conti nell'Ue? La partecipazione all'Ue è una cosa positiva?" sono alcuni dei quesiti posti agli intervistati nel corso del sondaggio. L'Italia risulta la maglia nera, con solo il 39 per cento degli intervistati felici di far parte dell'Ue e il 61 per cento che preferirebbe starne fuori. Un dato molto significativo, se si considera che il nostro paese viene addirittura dietro l'Ungheria e il blocco di Visegrad.