Ungheria, Orban processato dall'Ue. Imbarazzo per il candidato Ppe Weber
Orban la settimana prossima davanti all'Europarlamento. Imbarazzo per Weber
Ungheria, Orban la prossima settimana davanti all'Europarlamento
Il primo ministro ungherese Viktor Orban terrà un discorso al Parlamento europeo la prossima settimana, mentre Budapest è a rischio di procedura disciplinare in sede Ue perché il governo magiaro è accusato di mettere a rischio lo stato di diritto. Gli europarlamentari discuteranno martedì prossimo se chiedere l'attivazione della procedura ex Articolo 7, che potrebbe alla fine portare alla sospensione del diritto di voto per Budapest. Il voto potrebbe creare molti imbarazzi nel Ppe, in particolare a Manfred Weber che viene considerato una sorta di "ponte" tra il centrodestra e gli euroscettici.
UE, VERDI: WEBER VOTI SANZIONI CONTRO UNGHERIA
E infatti sono già iniziate le polemiche in vista dell'appuntamento su Orban. Il capogruppo del Ppe nel Parlamento Europeo Manfred Weber, che sta per ufficializzare la propria candidatura a Spitzenkandidat per la presidenza della Commissione Europea, "non può mirare" alla carica "senza dare garanzie sul suo attaccamento ai valori europei. Una prima occasione si presenta ora, per lui e per il suo gruppo, dato che il Parlamento Europeo adotterà la settimana prossima il rapporto della deputata verde Judith Sargentini sull'Ungheria, che invita il Consiglio a conformarsi all'articolo 7. Non possiamo che incitare Weber e il suo gruppo a votare in favore delle sanzioni contro l'Ungheria per violazione dei valori fondamentali dell'Ue". Lo afferma Philippe Lamberts, copresidente del gruppo dei Verdi/Ale nel Parlamento Europeo. Il premier ungherese Viktor Orban, che fa parte del Ppe, "non è più l'unico nel Ppe ad aver adottato una retorica e delle posizioni assimilabili a quelle dell'estrema destra nazional-populista. Il più grande gruppo politico europeo, il Ppe, che Manfred Weber dirige oggi, deve aderire senza ambiguità ai valori contenuti nei trattati Ue", conclude Lamberts.
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